domenica 11 maggio 2014

Non certo una bella festa della mamma, anzi proprio il contrario. Non c'entra niente mia Mamma, il problema è tutto il resto. Sono in uno tunnel, tutto è nero. Passo i viaggi in macchina, le docce a pensare ma più penso più non trovo la scintilla dentro di me.
Quella scintilla che una volta era il mio fuoco, il mio vivere. Quella scintilla che mi faceva alzare presto alla mattina con la voglia di fare, con l'ottimista nel cuore. Oggi tutto è spento, sento la radio e mi arrabbio per questo popolo di coglioni che sono gli italiani, tutti pronti solo a lamentarsi. Tutti che vorrebbe fare, dire e sistemare ma poi nei fatti sono sempre gli stessi. Egoisti, arraffino, maleducati, ladri, figli di puttana. Tutti, proprio tutti. Finchè non ci renderemo conto che il problema siamo noi, non si risolverà niente ma facilmente se mai ci accorgeremo che il problema siamo noi, prenderemo coscienza che a noi alla fine le cose così come sono vanno benissimo. Nessun italiano vuole realmente un mondo più civile, un mondo più educato ed altruista.
E ogni volta che mi incazzi per quoto, subito mi viene voglia di andare via ma subito il buio. Io non posso andare via da questo bellissimo paese abitato da coglioni, perché non i soldi per pagarmi la cure in un altro paese.
Sono troppo incazzato con tutti, sono demoralizzato. Niente è come vorrei, anche i bambini che sono la cosa più bella del mondo sono però un impegno e io non ho le forze.
Tirò, faccio finta, sorrido e rido anche ma è tutto una sofferenza e nessuno lo capisce. Tutti vorrebbero di più, vorrebbero il vecchio Alessandro. Quello del sempre "si signore" e sorriso sulle labbra. Ma quando cazzo ho mai scelto la mia vita? Mai, non riesco faccio sempre sceglier agli altri. Tutti, anche cosa mangiare o cosa fare nei prossimi minuti. Sono sempre e solo gli altri a scegliere per me. Anche nel male, anche nei problemi con Yara è lei che scegli.

Basta mi sono rotto i coglioni!!!!!!!!