venerdì 18 marzo 2011

NUOVA VITA 2

Sapete cosa apprezzo tantissimo nelle persone? La capacità di una onesta revisione delle proprie opinioni e decisioni.
Quindi eccomi qui ad ammettere che le conclusioni tratte nel post di sabato erano troppo affrettate. Erano troppo di PANCIA.
Credevo di dover cambiare, invece ho capito che devo evolvermi (anche questa è una cosa che avevo già scritto nei 18 mq; forse è meglio che vada a rileggermi più spesso).
In questa settimana ho riflettuto molto, ho anche sofferto per la decisione che avevo preso. Soffrivo ma non trovavo la compensazione nella soddisfazione di aver preso la scelta giusta. Capivo che c’era qualche cosa di sbagliato. Ma poi ho capito che non devo cambiare il mondo che mi circonda, devo cambiare il modo in cui vico questo mondo.
L’evoluzione è proprio il cambiamento che arriva quando Cuore, Testa e Pancia lavorano insieme.
Concludendo non lascerò Lurisia, porterò avanti quello che è il mio progetto per lei e che finalmente dopo tanti anni di lavoro si sta realizzando.
Mi aspettano grandi soddisfazioni e tanta felicità. Mi aspetta la mia vita.

RESPONSABILITA'

Ognuno di noi ha delle responsabilità. La prima e la più importante è quella verso se stessi, poi vengono quelle verso la famiglia e poi quelle verso gli altri. Avere ben presente questa gerarchia è fondamentale perchè si possano prendere le giuste decisioni.
Sembra una cosa banale e scontata ma molte volte invece non è così. Ad esempio, mettere la propria famiglia prima di se stessi può sembrare una cosa giusta ma prima o poi si capisce che non si può far felice gli altri se non si è felici noi. Porsi sempre al centro delle cose è imprescindibile per una vita equilibrata e completa. 
Come per tutte le cose ci vuole equilibrio, non si può infatti pensare solo a se stessi dimenticandosi di tutto il mondo che ci circonda. Sarebbe un errore pari al precedente.
Noi siamo il fulcro della nostra vita che però si completa e realizza con gli altri e negli altri.

giovedì 17 marzo 2011

CAOS

Sono giorni che cerco il pensiero. Voglio ma soprattutto devo trovare la via, quel percorso da seguire e a cui affidarmi per uscire da qui. Ci ho lavorato tanto ma non sono riuscito a trovarlo. Non sono lucido, molte delle mie capacità sono impegnate a tenere sotto controllo l’immensa incertezza che ho dentro. Ogni tanto intravedo la via, vedo la luce ma poi torno nel caos. Vorrei scrivervi qualche cosa che abbia senso, che vi faccia capire come mi sento ma non ci riesco. Scrivo parole e poi ancora parole ma poi le cancello perchè non ci ritrovo più il significato che gli avevo dato. Vorrei scrivervi un pensiero lucido ma non ci riesco.

sabato 12 marzo 2011

NUOVA VITA

Oggi si riparte. Una nuova vita mi aspetta. Sono bastati pochi minuti di riflessioni e considerazioni e ho deciso che da oggi si cambia. Non vi spiegherò le motivazioni profonde, almeno per ora. Vi dirò però cosa cambierà.
La prima cosa, e la più importante, è che lascerò Lurisia. Ho bisogno e voglia di iniziare un mio personale percorso. Non so dove arriverò ma so che devo cambiare. 
Lurisia sarà sempre parte di me ma adesso è arrivato il momento di lasciarla per qualcosa di veramente mio. Spero che tutte le splendide persone che lavorano con me capiscano che non è un tradimento ma è una necessità. Fortunatamente lascerò Lurisia in ottime mani che non potranno che continuare nel progetto iniziato e farla crescere sempre di più.
Lunedì scorso i medici mi hanno detto che la malattia è tornata. La notizia mi ha destabilizzato ma mi ha anche fatto capire che stavo tradendo tutto quello che mi ero promesso nei 18 mq. Ho combattuto e vinto la malattia la prima volta con un’idea chiara di rinnovamento di me, e quell’idea deve diventare realtà.
Il mondo che ho vissuto e che stavo tornando a vivere non era il mio mondo. Ho bisogno di qualche cosa di diverso. Non migliore o peggiore, ma diverso.
 Come ho detto non so quale sia il mio mondo, non so quale sia la mia destinazione ma so quale strada devo prendere. E’ la strada del cambiamento. 
In ospedale, scrivendo su 18mq mi sentivo realizzato. Ero felice di trasmettere e interagire con voi. Sentivo che era la mia vita. Poi le terapie mi hanno tolto ogni energia e non sono riuscito più a scrivere. Quando poi le energie sono tornate, la mia vita aveva oramai ripreso il suo ritmo pre malattia e non ho più avuto tempo per scrivere e comunicare con voi. Oggi voglio tornare a farlo, voglio ritrovare la soddisfazione dei 18mq.

Prima di partire devo però fare le valige, decidere cosa portare con me e cosa lasciare nel mio passato. Sarà una fase intensa e fondamentale. Cercherò di partire con la valigia il più leggera possibile perchè così potrò arrivare più lontano senza stancarmi di camminare.

Durante i 18mq ho fatto il primo passo, sono diventato uomo. Se vi ricordate ho scritto molto su questo cambiamento. Adesso devo diventare un uomo realizzato. Un uomo con la sua vita.