lunedì 19 giugno 2017

Ho chiuso la finestra, è tornato il freddo.

Ho chiuso la finestra della camera, è tornato il freddo. È tornato il mio freddo, quello dei brividi anche con 30 gradi. Ho abbassato il dosaggio del cortisone. Alle 3 di questa notte ero seduto sul letto, un dolore fortissimo alla schiena, ho abbassato il cortisone. Questa mattina non riuscivo ad alzarmi, freddo, stanchezza, il dolore alla schiena. Nella mente tutto nero, buio, non vedevo il mio orizzonte. Gli occhi bruciavano, come bruciano adesso e come hanno bruciato tutto il giorno. Il cortisone. Tosse, tosse continua, fastidiosa, insopportabile tosse, è tornata con il reflusso. Ho abbassato il cortisone.

Negli ultimi mesi, avevo ritrovato il mio centro. Mi era facile scegliere di essere felice, mi era facile vedere le cose belle della vita e accettare quelle brutte. Vedevo chiaro il mio orizzonte. Credevo fossi io ma era il cortisone. Ho fatto delle bellissime passeggiate in montagna sotto il sole con i miei figli, credevo ma era il cortisone.

È chiaro il cortisone mi ha aiutato a scegliere la vita che voglio, mi ha aiutato a fare la vita che voglio. Grazie cortisone, mi hai fatto capire e vedere cosa voglio.

Adesso sto male, ma ho capito cosa voglio, adesso tocca veramente a me, solo a me scegliere di essere quello che voglio essere. Tocca a me diradare le nuvole davanti al mio orizzonte, quello che mi da le energie per alzarmi alla mattina. Sono un Feliciano, ed è proprio adesso che lo devo dimostrare. Chiudo gli occhi, un bel sospiro profondo, il mio miglior sorriso e scelgo di vedere le cose belle.

Sabato, una festa bellissima per il matrimonio di una persona speciale, piena di persone speciali. I miei genitori, la donna importantissima che mi ha donato la cosa più bella, i miei figli, c'erano anche loro. C'erano i miei amici, c'erano le persone con cui lavoro. Le persone speciali della mia vita, non tutte, ma molte. C'era un pezzo della mia vita, c'erano le belle emozioni delle mia vita. Persone con cui ho condiviso il bello e diviso il brutto, che hanno sorriso, riso con me ma mi hanno anche dato la spalla per appoggiarmi e i loro occhi per consolarmi. Quelle persone sono emozioni, le emozioni della vita. C'erano tanti sorrisi, risate, tanta gioia. C'era tanta felicità.

Sono stanco, mi fa male la schiena, non riesco a tenere gli occhi aperti dal bruciore, ma sono VIVO e sono felice di esserlo, di avere ancora l'opportunità di scegliere cosa fare, cosa guardare, di avere ancora l'opportunità di amare questa vita, ti amare tutto di questa vita.

Grazie persone speciali, vi voglio bene.