giovedì 24 dicembre 2015

6 anni fa ora, la notizia....

Sono circa le 11. La notte è passata, mille visite ma soprattutto un prelievo midollare all'alba, per la conferma.
Sono arrivati mamma e papà.
Io spalle alla finestra, forse un infermiera, mia mamma e il primario sono in camera. Lui è dall'altra parte della stanza, vicino alla porta e mi annuncia: "é sicuramente Leucemia Acuta (per rispetto la metto in maiuscolo), non sappiamo ancora quale forma ma sicuramente è una grave, per capire quale ci vorrà qualche settimana". Dopo qualche mese mi è stato detto che era un Leucemia Acuta Bi-fenotipo, cioè mieloide e linfoide, normalmente io aggiungo "una merda".
Non sapevo assolutamente cosa fosse una leucemia. Si, che fosse una malattia grave lo sapevo, ma cosa fosse veramente, no. Ancora adesso non ne so molto, non ho mai chiesto e tanto meno cercato in internet.
Diciamo però, che quello che dovevo capire era ben definito nelle loro espressioni.
"Che probabilità ho?", credo di aver fatto questa domanda per i troppi film visti alla Tv, "lei è giovane, in forma quindi buone. 50% di non farcela, 25% di sopravvivere con ripercussioni sulla qualità della vita e 25% di sopravvivere bene". Ovviamente io ero già nel 25% che sopravviveva bene. 
Nessun tempo per pensare, poco per capire, subito la risposta che cercavo. Quindi tutto ok, si può continuare. 
Qualche minuto dopo è arrivata Yara, il primario le aveva già detto tutto. E' entrata, ci siamo guardati, ci siamo abbracciati e ha iniziato a piangere. Per me era già passato tutto, per lei stava solo per iniziare...

mercoledì 23 dicembre 2015

6 anni fa ora....

Buio, freddo, umido. Paura ma anche incertezza e speranza... così era 6 anni fa ora.
Aveva già nevicato e nevicato tanto. Alla mattina erano arrivate a casa le analisi del sangue, tutte asteriscate. Non ero ancora riuscito a farle vedere a Massimo, il mio medico delle Terme. Poi Yara ha mandato il fax, proprio mentre stavo parlando con Massimo e Claudio nello studio dell'otorino.
Kiki era nata da 30 giorni e la mia stanchezza sembrava dovuta alle notti in bianco, le facce di Massimo e di Claudio nel leggere i risultati non erano d'accordo.
Sono partito subito per andare in ematologia, reparto all'epoca per me sconosciuto, che poi è diventato casa mia per 4 mesi.
Ero sicuro, o forse speravo, che sarebbe stata una visita veloce e poi, forse, ci saremmo rivisti dopo la befana, se proprio serviva vederci ancora.
Mentre ero sulla scorciatoie che porta a Spinetta, ho chiamato Yara per informarla. Non volevo che mi accompagnasse, c'ero i bambini da seguire. Ma lei ha insistito e ci siamo accordati perchè la passassi a prendere. La strada era buoi, nevischiava.
5 minuti ed ero a casa, sono entrato e Xander era seduto sui gradini delle scale che giocava con Helena. Quell'immagine è stampata nel mio cuore. Kiki dormiva. Xander aveva 18 mesi.
Sono rimasto sulla porta, non mi sono avvicinato. Ho urlato a Yara di sbrigarsi perchè dopo le 18 il medico sarebbe andato via, ero infastidito. Non sapevo ancora che Yara sarebbe stato il mio pilastro per i successivi 4 anni.
Abbiamo corso e siamo arrivati in tempo, in tempo per salvarmi la vita.
Subito una contro analisi, che ha confermato quella asteriscata... ho chiamato mia mamma.
La dottoressa ha detto che era una cosa serie, dovevo essere ricoverato per accertamenti per capire quanto fosse seria... poi ricordo poco. Yara è andata a casa a prendere le cose per la notte.
Ricordo l'infermiere che mi spiega come lavarmi i denti... per me cosa ridicola e assurda, visto che il giorno dopo sarei tornato a casa... ho poi lavato i denti in quel modo nei 3 mesi successivi...

domenica 6 dicembre 2015

Eccomi ancora qui, dopo quasi 5 anni!

Ci sono, e sono passati quasi 5 anni. Bella notizia, almeno per me e per tutte le persone che mi vogliono bene. Soprattutto per i miei due stupendi figli.
Ho deciso di ri-animare il blog perché credo sia una bella testimonianza di come un semplice gesto di altruismo, possa salvare la vita a una persona e renderla migliore a tutte le persone che gli stanno intorno.
Il ragazzo di Norimberga, che mi ha donato il suo midollo, e tutti i volontari dell'Avis che mi hanno donato il loro sangue, non hanno solo permesso a me di continuare a vivere ma soprattutto, per come la penso io, ai miei figli di avere un padre, a mia moglie un marito, ai miei genitori un figlio, ai miei fratelli un fratello e ai mie amici un amico e spero anche, grazie al mio lavoro, un mondo migliore per tutti.
L'ultima frase potrebbe sembrare un po' eccessiva, ma vi assicuro che non è così. In questi quasi 5 anni, ho pensato molto alla mia malattia e a tutto quello che è successo, sempre cercando una risposta alla domanda "perché?". Ci ho messo 4 anni, ma alla fine l'ho trovata. La risposta è semplice, mi sono ammalato perché dovevo capire che la cosa importate della vita è viverla, e viverla accettando le cose brutte e concentrandosi su quelle belle, operando per un mondo migliore per me e per i miei figli.

Ho deciso di ri-animare questo blog anche perché nei prossimi mesi parteciperò a una bellissima iniziativa dell'Avis (www.avis.it) e dell'Admo (www.admo.it) di Cuneo per sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori della provincia di Cuneo a donare il sangue e a iscriversi all'Admo. Io sarò testimone della mia esperienza e inviterò i ragazzi a visitare questo blog.