Era da qualche mese che meditavo di aprire un nuovo blog tutto mio. Non che quello di aleyara non fosse ok, ma volevo un posto dove scrivere in prima persona e dove poter ritrovare un pó di me stesso (quello un pò logorroico) e magari anche qualche amico dei 18 mq. Ero deciso anche a non usare più 18 mq perché quella é una storia che ha avuto un inizio, una sua vita ma poi una fine. I 18 mq sono storia.
Questo nuovo blog, essendo un neo nato, non ha storia, non si sa bene dove andrà e dove mi, e spero ci, porterà. So solo che è pieno i buoni propositi.
Ho deciso di intitolarlo Cuore, Testa e Pancia per due motivi: il primo è razionale e il secondo invece è sentimentale.
Il primo è perché credo che tutte le azioni e tutti i pensieri degli uomini possono essere fatti risalire a uno di questi tre elementi o ad un mix di questi. E chiamando così il blog voglio subito dichiarare che qui si parlerà soprattutto di azioni e pensieri delle persone.
Il secondo motivo, quello sentimentale, è invece legato al mio eroe che voleva a tutti i costi farmi mettere nello stand al salone del gusto una statua che rappresentasse un cuore e una che rappresentasse una testa. Per questa fiera non ci è riuscito ma, conoscendolo, prima a poi...
Ok, è scontato che il cuore rappresenta la parte sentimentale ed emotiva di noi, la testa quella razionale e la pancia rappresenta l'istinto.
Caro Alessandro,
RispondiEliminase c'è una cosa che capisco bene è la necessità di stare un po' "soli" e di puntualizzare i propri pensieri su carta(o come preferisce ..su video), non vuol dire che non si vuole bene a chi ci sta vicini, non è insofferenza, ma un esigenza che bisogna rispettare proprio per non cadere nell'insofferenza del quotidiano e per non rischiare di essere ingiusti con chi ci circonda.
Di conseguenza approvo pienamente(non che sia importante!) la sua scelta di un blog suo, più intimo e riflessivo,sicuramente più utile a lei e alle sue esigenze.
per quel che riguarda la quotidianità...mi dispiace non avere OTTIME notizie sulla sua salute,ma è più agevole arrampicarsi su pendii impervi con piccoli passi che con grandi falcate...non so se mi spiego?
Un abraccio
Buona notte
Miriam