sabato 10 dicembre 2016

Ok proviamoci, ok facciamolo.

Ok proviamoci.
Oggi sono particolarmente abbattuto, stanco. Questa notte non ho dormito a causa di una fastidiosissima tosse. Devo fare un lavoro molto importante per venerdì ma non riesco a iniziare, parto e mi fermo. Parto, mi fermo e mi demoralizzo. Mi gira la testa, se mi concentro sul mio corpo, sento dolore, nausea e la testa che gira. È da un paio di settimane che mi sembra di avere problemi nel concentrarmi, nello stare nella realtà. Arrivo da un periodo molto faticoso, sia per il fisico sia per la mente. Tanto stress e bocconi amari da ingoiare. Sarà così ancora per un bel pezzo. Dall'altra parte, il mio corpo, la mia mente chiedono riposo. Lunedì inizio un'altra settimana di terapia, sarà l'undicesima quest'anno. Sono a terra, mi è difficile scappare dai miei incubi, dalle mie paure.
Ma, ok proviamoci.
A questo stato mi ci ha portato la mia mente, ci sono arrivato io da solo. Gli eventi, i fatti, tutto quello che è fuori di me, sono le scuse, le giustificazioni ma mai la causa. È un periodo difficile ma anche intenso e ricco di nuove cose. Faticoso ma anche vivo. Sono io, che non sto più lottando, sono io che non sorrido più.
Ok, facciamolo.
Se dovessi morire domani, la cosa più stupida da fare adesso, sarebbe piangermi addosso. Sarebbe, raccontare le mie pene, le mie sofferenze. Dare soddisfazione a quella parte di me, che cerca compassione, che cerca un "poverino". Se dovessi morire domani, oggi DEVO vivere. Quante volte l'ho detto, quante volte l'ho scritto. DEVO chiudere gli occhi, respirare, indossare il mio miglior sorriso e trarre dalle cose belle della vita le energie per affrontare la realtà, accettano che il mondo è imperfetto ma consapevole che sono io che guido il mio destino, che scelgo la realtà da vivere.

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