domenica 24 aprile 2011

UNA SETTIMANA

Il vento e il rumore erano talmente forti che dovevamo urlarci le cose a 10 cm...
“In bocca al lupo Ale!”... 
“Crepi!!!”... 
“Ci rivediamo fra una settimana, una settimana giusto. Non un secondo di più! Non vorrei che tu prendessi il vizio”...
“Non ti preoccupare Lu! Il vizio ce l’ho già!”
“Buona Pasqua...”
Poi una stretta di mano e l’ultimo sguardo dritto negli occhi per riassumere il senso di tutto quello che ci eravamo detti nelle ultime 48 ore. 
Ok si parte! Mi giro e li a 10 metri c’era la causa di tutto quel vento e rumore.
C’era il nuovissimo gioiello della Compagnia. Un FL48, il nostro ultimissimo elicottero, uscito dal nostro centro di ricerca e sviluppo 3 settimane fa e assegnato subito al CAPO.
Solo di progettazione c’era costato più di 15 milioni di Euro, più altri 10 di realizzazione. Era il primo elicottero ibrido a idrogeno. Decolla utilizzando un motore a idrogeno ma poi viaggia sfruttando solo l’energia solare. 
Quella era la vera innovazione. Tutto l’elicottero, compreso le pale, era ricoperto di una nuovissima pellicola fotovoltaica in grado di produrre, in soli 0,2 millimetri di spesso, 15 kw per centimetro quadrato. Tre volte quella dei nostri concorrenti...
Il pilota mi stava indicando qualche cosa ma non capivo...
Ah... tieni la testa bassa... 
Cavolo, ero talmente affascinato da tutta quella tecnologia che quasi mi dimenticavo che le pale girano comunque, e girano basse. Non abbiamo ancora sviluppato un sistema per volare tenendole ferme ma sono sicuro che nel nostro centro di Ricerca e Sviluppo, qualcuno ci sta lavorando.
Si, perchè già questo FL48 è considerato dai nostri scienziato superato. Stiamo infatti per ultimare una nuova versione che oltre alla pellicola fotovoltaica utilizzerà, quello che per noi è il vero fiore all’occhiello: le micro turbine-eoliche. E quando dico micro, non intendo 2 cm come quelle dei nostri concorrenti ma 0,1 millimetri! 
Questo permetterà di volare anche di notte. Sfrutteranno il vento creato da loro stessi per produrre energia...
Chiudo lo sportello... e silenzio assoluto. Solo la musica in sottofondo, e anche questo grazie ai nostri vetri espansi. 10 volte più resistenti dell’acciaio e 200 volte più insonorizzanti. Se non costasse un botto, lo avremmo potuto costruire tutto in vetro questo gioiello.
“Ciao, Luca. Tutto Ok”...
“Si, tutto ok. Possiamo partire? La torre di controllo avvisa traffico in volo scarso e in 25 minuti dovremmo arrivare.” 
Mi fido di Luca e della torre di controllo ma intorno a noi, nel cielo, c’erano decine di elicotteri in volo... parametri di traffico diversi... per me già tre elicotteri nello stesso sguardo sono tanti...
Di Luca ci si deve fidare, è il pilota dell’elicottero del Capo da 3 anni e prima è stato co-pilota dell’AIR FORCE ONE per 8 anni. Anche lui ci costa un botto ma “ci si può fidare”. Più che un pilota sembra un fotomodello di Armani. Adesso indossa un gessato blu, con una cravatta a fiori. Le sue cravatte non mi sono mai piaciute. Non vedo le scarpe ma sicuramente saranno all’altezza del resto. 
Ok, pilotare un FL48 non è come pilotare un elicottero normale ma certe volte mi sembra esagerato...
“Si, ci arriveremo in 25 minuti...  ma arriveremo dove?”
Luca mi guarda un pò storno dallo specchio... starà pensando “ma come cazzo fai a non sapere dove stai andando?... Sei sull’elicottero del Capo, gli hai appena parlato e non sai dove stai andando?...”
In risposta al suo sguardo, un pò in imbarazzo dico: “Lu, mi ha detto che era una sorpresa.”
“Stiamo andando al Centro di Ricerca e Sviluppo ALFA”
Il CRS più importante della Compagnia.
“Ciao Ale...”
Chi è? Quasi mi spavento. Iniziamo bene questa settimana... seduta nella penombra c’era Paola e io non l’avevo vista. Paola è l’assistente di Lu. Del resto: elicottero del Capo, segretaria del Capo.
Ciao Paola, scusa ma lì nell’ombra non ti avevo visto e Lu non mi aveva avvisato...”
“Non ti preoccupare...”
Fra me e Paola c’è da sempre un gioco di finto/non finto corteggiamento. Siamo entrati nella Compagnia nello stesso periodo. Quattro anni fa con qualche giorno di differenza. Non ricordo se prima io o lei, ma entrambi eravamo più impegnati a percorrere il nostro percorso nella Compagnia che a percorrere il nostro percorso di corteggiamento.
E siamo stati bravi visto che lei è arrivata ad essere l’assistente unica del Capo, e tutto grazie alle sue capacità e non al suo fisico mozzafiato, ed io a essere seduto adesso su questo elicottero.
“Ale, allora come ti senti ad essere CAPO PER UNA SETTIMANA?”
Eccolo svelato, il segreto più segreto degli ultimi due mesi.
Lu per testare la solidità della compagnia nei momenti di crisi, ha deciso di simulare il suo rapimento. Il tutto durerà una settimana da oggi pomeriggio. Speriamo...
La cosa particolare è che fino a ieri, ufficialmente non ero io il predestinato a sostituirlo. C’era tutta una serie di vice, sotto, ecc. che dovevano farlo. 
Ma per aumentare il livello di difficoltà, proprio ieri, Lu ha diramato una comunicazione interna ufficiale dove rivedeva tutto l’organigramma. Inserendo una fantomatica unità di crisi, il cui responsabile, nonché unico membro, ero io. Scopo dell’unità di crisi: “gestire con tutti i poteri ordinari e straordinari la Compagnia nei momenti di crisi”.
Quindi Capo per una settimana...
“Chiedimelo fra una settimana...”
Io sono pronto, ho tutto sotto controllo, studiato e preparato. Sì, ho tutti i primi 10 secondi sotto controllo, studiati e preparati. Poi sarà tutto talento.
Devo focalizzare il risultato... che sete a focalizzare.
“Paola, sai se sull’elicottero c’è della Stille? Ho una sete!”
“Sicuro, guarda nel mini-bar della tua poltrona. E’ nel bracciolo di sinistra. Lì c’è di sicuro.”
E’ vero, il mini-bar. Sull’elicottero del Capo non ci sono le hostess ma c’è un mini-bar per ognuna delle 8 poltrone.
Lo apro. C’è dentro tutto quello che si può desiderare da bere e da mangiare durante un viaggio. Tutto tranne bevande con alcol e cibi con grassi idrogenati. Regola, forse la più ferrea, della Compagnia. 
Solo cibi e bevande che fanno bene alla salute e che non alterino le capacità intellettive.
Il vero casino è stato quando 2 anni fa è stato vietato il Caffè. Troppo “nervino”. 
Se non fosse che di contro la Compagnia mette a disposizione gratuitamente a tutti i dipendenti e alle loro famiglia: ristorante con cibi selezionati e cucinati dal migliore chef della città sempre aperto dalle 5 di mattina alle 23 di sera, un asilo che accoglie dai neonati fino ai bambini di 4 anni aperto 365 giorni all’anno anche lui dalle 5 alle 23, la migliore scuola del Paese e altre mille cose... quel giorno la Compagnia avrebbe sicuramente chiuso.
“Eccolo... il Centro ALFA a ore 2. Fra 8 minuti atterriamo.”
Bene, la notizia del rapimento deve essere già stata data in pasto ai media ed esserci tutta la Compagni in subbuglio. 
Adesso ho 4 minuti per chiudere gli occhi e ... 4 minuti per riaprirli.

5 commenti:

  1. Bello, ma spero che non sia un tuo ipotetico futuro dato che non mi chiamo Paola....

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  2. ma 6 anke scrittore...... ma bravo ale!!!

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  3. @Yara: non ti preoccupare...presumo che tu sia il Capo di cui parla. Presentimenti...
    @Alino: ma sei un grande!!!!!! Aspetto di leggere in seguito. Un bacione grandissimo e BUON LUNEDI' DELL'ANGELO!!!!
    I<3 U

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  4. 4 minuti…sono pochi e sono tanti . Ho chiuso gli occhi e cerco di focalizzare tutto quello che può capitare alla Compagnia, soprattutto i primi momenti. Sono quelli che spesso decidono la battaglia o comunque ne condizionano l’andamento futuro. Anzi…sono in molti ad affermare che le battaglie sono già vinte prima di combatterle e precisamente nella spinta motivazionale e nella giusta scelta del campo e del relativo schieramento.

    La motivazione non mi manca e non mi è mai mancata in questi anni accanto al capo. Mi domando se non sia stata anche o soprattutto la bellezza di Paola a tenermi in ufficio a lavorare come un matto.
    Comunque … ora “ qui si parrà la tua nobilitate”. Il capo non c’è, ci sono io.

    Il ricorso a Dante mi incoraggia facendomi avvertire che il brainstorming è iniziato e nel contempo mi spaventa: devo passare dall’inferno e purgatorio prima di arrivare in paradiso? Può essere.
    Mi ridisciplino perché sto già riaprendo gli occhi al seguito di altri pensieri.( “che caspita di profumo si è messo Luca? E’ sulla stessa linea delle sue cravatte….)

    Rimettiamoci con le vele al vento dell’intuizione…
    4 minuti …si dice che nei pochi minuti della fase REM del sonno facciamo decine e decine di sogni con una stupefacente quantità di immagini e sensazioni…
    le possibilità della mente sono incredibili e forse una via d’uscita è quella di evitare la rigidità intellettuale per dare posto a creativi paradossi, proprio quelli di cui sono pieni i sogni che con un lampo ti offrono soluzioni impensate.
    Cominciamo col primo paradosso,
    Mettiamoci con la mente “ concentratamente aperta” su quello che affronterò…

    …………………

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