domenica 4 settembre 2016

Fermati! Non parlare, non scrive...

Fermati! Non parlare, non scrive... ancora. Fermati e rifletti. Se quello che stavi per dire, scrivere, ti farà sentire meglio, ti farà sentire superiore agli altri, perché tu hai capito tutto, perché tu sai e gli altri no. Se hai certezze e non idee, se parlerai di persone e userai solo frasi affermative e non userai mai punti di domanda, allora è chiaro, stai zitto e non scrivere. Se invece non sei sicurissimo di quello che stai per dire o scrivere, se invece hai il dubbio di poter dire o scrivere una cosa sbagliata ma lo stai facendo con onestà e voglia di confronto, se sei pronto ad essere smentito e rivedere tutto, se sei pronto ad ammettere di aver torto. Se hai idee e non certezze, se parlerai di progetti e cose, se inizierai dicendo "io credo..." e "potrebbe essere", allora parla e scrivi.

Questa settimana, tre argomenti su cui ho avuto occasione di leggere, ascoltare, riflettere, parlare e scrivere, sperando di averlo fatto in quest'ordine, sono stati: il terremoto, la scelta di una ragazza di non seguire trattamenti chemio per curarsi e la vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto. Tre argomenti complessi da affrontare, capire e soprattutto su cui è molto difficile farsi un'opinione che sia il giusto equilibrio tra la mente/ragione, il cuore/emozione, la pancia/istinto e l'anima/la fede. Su argomenti così pieni di forza, dove ci sono scelte personali, sofferenza e morte, è molto facile che prevalga uno solo dei quattro elementi, e molti degli articoli e post che ho letto ne sono stati la dimostrazione.
Io credo, che la corretta guida per affrontare questi argomenti sia il dubbio, analizzando gli eventi e non giudicando le persone. Solo attraverso il dubbio possiamo essere aperti per vedere le cose sotto più punti di vista per poter ampliare il più possibile il nostro.

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