martedì 18 ottobre 2016

Nessuno è perfetto.

Nessuno è perfetto. Tutti abbiamo delle caratteristiche positive e delle caratteristiche negative, delle capacità e delle incapacità. Non conta se abbiamo più positività o più negatività, quello che conta è essere abbastanza umili da ammettere le proprie imperfezioni, quello che conta è cercare di accettare e gestire le negatività ed esaltare e amplificare le positività.

Non è facile, ammettere le proprie negatività in maniera obiettiva, senza vittimismo o rassegnazione, è veramente difficile. Per il nostro cervello, le nostre negatività, quello che non sappiamo fare o facciamo male, sono la miglior scusa per giustificare i nostri comportamenti sbagliati. "Cosa ci posso fare, è che sono fatto così".
Sentirsi vittime, vuol dire non prendersi la responsabilità di poter reagire e agire contro le incapacità, soprattutto se sono le nostre. Una miglior coscienza dei nostri limiti, è il primo passo per poterli superare, così come una miglior coscienza delle nostre positività è il primo passo per migliorarci.

Per dare valore al nostro agire, non dobbiamo solo limitare le nostre negatività, così ci standardizziamo, dobbiamo concentrarci sui nostri talenti, cercando di migliorali sempre di più. Se vogliamo fare la differenza, se vogliamo dare valore alla nostra vita, e soprattutto se vogliamo divertirci, dobbiamo usare e amplificare nostri talenti.

È molto più difficile agire, è molto più faticoso agire, è più facile rimanere fermi a giustificarsi delle proprie mancanze.

L'autocoscienza è importantissima e si basa sul non giudizio, ma sulla capacità di autoanalisi delle proprie caratteristiche e comportamenti. Sull'analisi dei fatti e non delle intenzioni.

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