giovedì 6 ottobre 2016

Sono sotto la doccia e mi chiedo cosa posso fare...

Sono sotto la doccia e mi chiedo cosa posso fare. Sicuro si è fatto meno di quello che avremmo voluto, ma si è fatto. Ci siamo lamentati, poco, e mai del problema ma sempre della nostra difficoltà ad affrontarlo. Adesso le cose stanno anche iniziando a girare e il progetto di integrazione sta partendo, è da un mese che i ragazzi escono per pulire le strade del paese. Hanno anche portato la statua della Madonna alla processione della festa del paese. Stiamo facendo meno di quello che vorremmo ma stiamo facendo.

Mi chiedo cosa posso fare per far capire che quello che è uscito oggi sul giornale, e poi riportato su FB, è solo una piccola parte della realtà, solo la parte che fa leggere i giornali, che fa mormorare la gente. Si, i ragazzi sono andati in massa a lamentarsi dal Sindaco che non hanno acqua nella struttura, ma l'hanno fatto in modo civile, nessuno scontro o violenza. Si, 70 ragazzi che si muovono tutti insieme, fanno paura e qualcuno ha chiamato i carabinieri.

Sono sotto la doccia e rimugino sui commenti scritti all'articolo. La voglia è di rispondere, di spiegare il mio punto di vista, la mia idea che dovremmo tutti agire per integrare e non per allontanare. Non è facile ma altrimenti dove li mandiamo? Indietro a casa loro? Credere che sia possibile adesso, è un'illusione che rischia solo di allontanarci dalla soluzione, anzi aggravando il problema. Dove andranno non è un nostro problema. Bel comportamento civile, visto che sicuramente andranno in un altro comune del nostro Paese, portando gli stessi problemi e facilmente non trovando soluzioni.

Si, sono tanti, 70 su 100 abitanti sono veramente tanti, ma a noi piacciono le sfide.

1 commento:

  1. Fanno paura...come l'uomo nero..ma il mondo a colori non è male.

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