giovedì 29 aprile 2010
LIBERO NELLA PRIMAVERA
Ieri sera mi hanno finalmente liberato per qualche ora dal bastone di Mosè (il servo muto delle flebo). Dopo ben 24 giorni di legame stretto, di convivenza forzata, di schiavitù da lui (e meno male che lo chiamano servo muto) ero libero. Potevo girare per la stanza senza fare i soliti calcoli di ingegneria avanzata per capire fin dove potevo arrivare senza portarmelo dietro. In quei primi momenti di libertà mi sono avvicinato alla finestra e ho guardato giù e … ho visto per la prima volta la primavera. Nel cortile dell'ospedale c'erano dei bambini in maglietta che correvano nel prato verde e fiorito. Per un attimo mi sono sentito li con loro, con il tepore della primavera sulla pelle e la libertà di correre nei prati dopo mesi e mesi di neve e pioggia. Erano settimane che guardavo fuori dalla finestra ma sempre dal letto o dalla poltrona e quindi il panorama erano le cime delle montagne all'orizzonte.
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Ciao Alessandro,
RispondiEliminastai certo che quando uscirai da li ti sentirai ancora meglio di come ti sono sembrati quei bambini. Qua fuori ti aspettiamo tutti a braccia aperte, primavera compresa, e non vediamo l'ora che tutto sia passato!!!
Un abbraccio
Giuseppe (di Abb.sso)
COme vedi la primavera è arrivata anche per te
RispondiEliminaTra poco lo sentirai veramente il calore del sole sulla tua pelle ma soprattutto nella tua anima Correrai sul prato di casa tua con ituoi figli e guardandoti intorno vedraiil fiorire della natura,ma soprattutto il rinascere della tua vita
A presto ale a Spinetta
Un forte abbraccio zia grazia
Carissimo Alessandro,
RispondiEliminagià è primavera!!!! Quando arriva è sempre così bello. Presto potrai assaporare il suo profumo che è sempre molto riconoscibile e appagante... Pensa che quando ero piccina appena arrivavano quelle giornate di primavera in cui c'era quella brezza e il sole era ancora non troppo caldo esclamavo: ummmmm che odore di vento di primavera!!!!???? Si sente non c'è nulla da fare...
Ti abbraccio forte!
Valentina (Torino)