martedì 15 marzo 2016

Due sconosciuti e una televisione appesa al muro...

Sono cresciuto con la televisione accesa a pranzo, dalle 17 all'ora di andare a dormire e il pomeriggio del sabato e della domenica. Severamente vietata alla mattina, solo alcune piccole eccezioni nel caso di malattie infettive e febbre alta. Questo fino a quando ho vissuto con i miei genitori.
Andando a vivere con Yara le cose sono completamente cambiate, per le abitudini di vita, per l'arrivo della tecnologia, perché nelle prime case la televisione in cucina non ci stava... In verità nella prima casa, che era un bi-locale da 35mq, la televisione era nella stanza della cucina ma dava le spalle al tavolo. Dalla televisione generalista della mia famiglia d'origine, passando ai DVD e Sky all'inizio della vita con Yara, fino a Netflix e tutto il resto adesso. Da Yara in poi, tutto rigorosamente in inglese. Quindi: sono 20 anni che non guardo più la televisione generalista, da Yara in poi.

Ieri è arrivato il mio compagno di stanza, un ragazzo come me, di qualche anno più giovane. L'arrivo non è stato facile, non ci siamo trovati in un resort alle Maldive, dove booking ha fatto un casino e siamo costretti a condividere la camera. Non abbiamo iniziato, facendo battute sceme sul tempo e le ragazze e insultando booking. Abbiamo iniziato con un accenno alle nostre malattie, storie simili, ma due parole e ci siamo azzittiti. 
Io ero più rilassato, 4 giorni qui sono una vita. Ho cercato di fare qualche approccio brillante ma giustamente lui doveva ancora ambientarsi. Dopo pochi minuti, ha acceso la televisione e abbiamo trovato una quotidianità comune. Ci siamo azzittiti noi. Gli ho lasciato il telecomando, sarà l'abitudine e soprattutto il mio pochissimo interesse per la televisione. Rai 3 e DMAX, hanno riempiono la nostra stanza. Quasi sempre il volume era troppo basso per poter capire, ma quelle immagini che passavano sul video hanno iniziato a creare un senso di condivisione. Sbirciavamo entrambe lo stesso mondo. 
Oggi la televisione è ancora il nostro sottofondo ma anche le nostre parole hanno iniziato a riempire la stanza, i primi approcci, ancora poca confidenza e un po' di difficoltà a capirci, non è italiano, ma è un ottimo inizio.


3 commenti:

  1. Anch'io ho una TV a casa, terrestre digitale e basta, nessun abbonamento pay per view... È monopolio assoluto di mio figlio, nei rigidi orari consentiti :-) Sono sei anni che vado solo dal canale 40 Boing al canale di Cartoonito. Uno strazio. Il resto del mondo lo vedo attraverso internet, le mie app selezionate di notizie o la versione web delle TV di informazioni. Non vedo un Tg su La7 o programmi come Ballaro' da sei anni...Evviva la libertà di guardare la TV generalista! Bravo Alessandro. Fondiamo il comitato per la riappropriazione della TV generalista!

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  2. Alessandro, l’approccio che così bene tu hai descritto sono convinta che sia molto simile a quello di molte persone che, giorno dopo giorno, si stanno affacciando nella tua, nella vostra, stanza.
    Sei il nostro ‘televisoreappesoalmuro’. Dapprima un timido sguardo di pochi minuti, poi qualche approfondimento e via via … l’attesa delle ultime news … e il televisore (pardon, la finestra del blog) rimane aperta in un angolo a far da sfondo in attesa.
    Molti certamente non scriveranno, per pudore, per timore di essere invadenti o per mille altri motivi, ma … Alessandro, il fatto che ti sia stato fatto ‘dono’ dell’arte della comunicazione, non è sicuramente un caso e le tue ‘lezioni’ stanno raggiungendo una platea certamente più ampia del cuneese!
    Avanti così!
    Un abbraccio
    anna

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