giovedì 31 marzo 2016

La felicità non si somma, si moltiplica...

Ho appena pubblicato su Il Mio Manuale di Vita, un post per ringraziare Giampy (se volete vederlo cliccate qui). Lo ringrazio per una bella intervista che mi ha fatto qualche giorno fa e che è stata pubblicata oggi sul settimanale cuneese La Guida. Giampy è una persona veramente speciale.

Oggi pomeriggio ho pensato a quante persone speciali ci sono nella mia vita, sono fortunato. Sono tantissime. Alcune sono punti fissi del mio quotidiano, altre vanno e vengono ma ci sono, altre sono passate, andate e non possono più tornare. In realtà, tutte le persone della mia vita hanno qualche cosa di speciale. Alcune però sono più speciali delle altre, e Giampy è una di queste.

Ho pensato ai #18mq Dance Time di questi giorni, dove tante di quelle persone speciali della mia vita, erano lì a condividere con me quel momento di svago, quel momento di felicità. E cosa c’è di più della felicità? La felicità condivisa.
Lo sapete, per me la cosa più importante, il metro con cui valutare la mia vita, è la felicità. Voglio essere felice e vivo. Non è facile, il mondo è imperfetto e pieno anche d’infelicità ma io ho scelto, ho deciso, di accettare le cose brutte e di concentrarmi su quelle belle. Non è facile, soprattutto qui nei 18mq, ma con impegno, io e Dule ci riusciamo quasi sempre. Si, io e Dule, il mio compagno di stanza.
Questa è la mia quinta volta in una camera sterile, in una camera isolata dove non si può uscire e chi entra deve essere “bardato” da mascherina, camice, cuffia, ecc. e ci sono sempre stato più di tre settimane, tanto tempo. E’ però la prima volta in compagnia. Le altre quattro volte ero solo in camera.
Non c’è paragone, poter condividere le cose belle e dividere quelle brutte con qualcuno, fa la differenza. Fa che questa volta, le tre settimane sono passate molto più velocemente e “felici”.

E qui il punto uno: la felicità non si somma, si moltiplica. Importantissimo, quindi, riempirsi la vita di persone con cui condividere, moltiplicare la felicità.
Punto due: non è sufficiente avere persone nella propria vita, bisogna condividere con loro la propria vita. Siamo sinceri, con quanti lo facciamo? Con quanti condividiamo la nostra vita? Per qualche motivo, con pochissime, molte volte con nessuna. Io e gli altri. Gli altri e io. Pochissime volte Noi.

Siamo pieni di contatti nelle nostre rubriche, chattiamo e messaggiamo con decine di persone ogni giorno. Centinai, migliaia di amici sui social. Ma quante persone guardiamo veramente negli occhi ogni giorno? Quante persone abbracciamo? Con quante persone ci apriamo veramente e gli parliamo con il cuore e con l’anima? Con quante persone condividiamo la nostra felicità? A ognuno di voi la risposta.

Dobbiamo riempire la nostra vita di felicità e di persone con cui condividerla e moltiplicarla. Dobbiamo aprirci agli altri, dobbiamo abbattere le barriere, dobbiamo essere NOI. Dobbiamo uscire dall’ipocrisia di valutare le nostre belle intenzioni e i fatti degli altri. Troppo facile ma soprattutto così, non ne troveremo mai di persone speciali.

Abbiamo noi la responsabilità di renderle speciali, le persone della nostra vita.


7 commenti:

  1. Caro Alessandro, oggi ho deciso che questo Sabato andrò a donare il sangue. È il mio primo passo per poi donare il midollo. Negli ultimi 2 anni con la salute ormai tornata pienamente ci ho pensato spesso, ma come troppe volte accade ho sempre rimandato per quelli che sembrano buoni motivi o solo perché si può fare in un altro giorno. Ma non è vero, perché domani cancella oggi se oggi è riempito di niente. Ci sono sempre rimpianti nel passato di ognuno di noi e il passato non si può cambiare, ma nel presente posso delineare un passato che alcuni rimpianti non li avrà di sicuro. Ti porgo la mia carezza di ringraziamento per essere stato da stimolo a svegliarmi dal mio torpore. Sei la prima persona a cui lo dico e mi sembrava naturale che fosse così. Un abbraccio. Roberto

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    1. Grazie Roberto, grazie di cuore per la scelta che diventerà gesto.

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  2. Grazie Alessandro per le tue parole, secondo me, il forte legame che c'è tra noi è proprio perché tutti e due ci sappiamo ascoltare. Non è affatto banale. Tu mi hai ascoltato e questo ha permesso un percorso di cura molto importante per me. L'ascolto che cura, è un'esperienza meravigliosa che io e te stiamo sperimentando. Grazie Alessandro.

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  3. Sante parole...
    effettivamente, e purtroppo, sono quando uno si ferma e riflette coerentemente senza false priorità ritrova se stesso e ritrova cose e persone veramente importanti, fondamentali nella vita di ciascuno.
    Grazie Alessandro per questa ennesima lezione di umiltà e saggezza, è tutto vero ciò che dici ed è tutto giusto. fermiamoci e pensiamo alle tue parole.
    Un abbraccio

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  4. Ciao Ale... l'ennesima conferma che la mia vita è quotidianamente meravigliosa e che oggi mi ha fatto l'ennesimo regalo: condividere questo pensiero con te. Senza retorica, anzi con molta concretezza sono a dirti che hai in mano una chiave molto importante: lo stupore...per i dettagli..per quelle cose che normalmente passano come ovvie e/o divute... E' un talento.. non sotterrarlo..moltiplicalo!!! Un forte abbraccio, Max..

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