giovedì 18 marzo 2010

GALILEO

Chi mi segue dall'inizio sa che durante la pausa fra il primo e il secondo ciclo di chemio, nei giorni che sono stato a casa, mi sono sottoposto ad un trattamento “alternativo” che mi dovrebbe aver guarito dalla Leucemia Acuto. Ovviamente il condizionale è d'obbligo. Il trattamento ha previsto la ricerca del fatto che ha scatenato la riprogrammazione da parte del mio cervello della funzionalità del midollo osseo. Durante più di 10 ore di terapia, abbiamo ripercorso tutto il 2009 alla ricerca del momento scatenante, del trauma conscio/inconscio che ha portato alla malattia. E lo abbiamo trovato. Abbiamo cercato il famoso “perchè”. Una volta trovato mi sono concentrato e ho rivissuto le sensazioni viscerali di quel momento fino a disinnescarle. Ora i numeri delle mie analisi del sangue dicono che sono guarito, che ho raggiunto la famosa RC. La Remissione Completa, il mio midollo osseo sta lavorando ottimamente. Ovviamente i medici dell'ospedale dicono che la causa della RC è il secondo ciclo di chemio, però esiste la seria e concreta possibilità che in realtà il motivo sia il trattamento “alternativo” fatto. Del resto il primo ciclo non ha funzionato, perchè avrebbe dovuto funzionare il secondo? Non ci sarebbe nessun problema se il mio cammino di guarigione finisse qui, invece devo ancora affrontare l'ultimo e più devastante ma anche, teoricamente, risolutivo ciclo di cure. Devo ancora fare il trapianto. Il terzo ciclo comporta il totale azzeramento del mio midollo osseo attraverso la chemio e la radio terapia. Questo vuol dire uccidermi. Solo il trapianto del midollo del donatore mi permetterà di continuare a vivere. Questo ciclo sarà una bastonata tremenda per tutto il mio corpo, tutti gli organi saranno colpiti. Come vi ho scritto, ho firmato un consenso assenso lungo un chilometro per tutte le contro indicazioni che c'erano. In più ci sono tutte le problematiche legate al possibile rigetto. Cosa fare? Abbandonare la cura della medicina occidentale e fidarmi del fatto che sono guarito? Oppure continuare nell'iter sottoponendomi a tutti i rischi legati al trapianto? Adesso sto bene, ovviamente tolto tutto il discorso legato a Kiki. Potrei quasi dire che mi sento in forma, del resto già aver un minimo di energie quando fino a domenica erano zero è già un ottimo risultato. Non posso parlare con i medici di questo mio dubbio, ho già provato e quasi mi davano del pazzo. Credono ciecamente in quello che fanno e sono totalmente chiusi ad altri tipi di cure. L'iter per il trapianto è già partito, il donatore in Germania si sta preparando per fare il prelievo del midollo e tutti hanno sincronizzato gli orologi. Però la pelle è la mia, e non posso certo dire: “Ok mi assumo tutti i rischi del trapianto anche se adesso è inutile solo perchè non voglio disturbare. Non voglio buttare via tutto il lavoro di coloro che hanno preparato il trapianto”. Ma dall'altra parte non voglio neanche buttare via tutta la sofferenza e i disagi provati nei primi due cicli di cura. Ora sto bene ma c'è la possibilità che tra un paio di mesi la malattia torni con chi sa quali conseguenze. Venerdì farò delle ulteriori analisi e cosi il 23, sfortunatamente saranno analisi che verificheranno se ci sono ancora i sintomi della malattia. Non mi diranno se la malattia c'è ancora oppure no. Io credo nel potere della mente e delle energie e quindi credo veramente nella possibilità di essere guarito. Ma posso assumermi questo rischio? Non sono solo, ho una famiglia e il mondo moderno mi dice di seguire e continuare con il percorso che ho intrapreso e di fare il trapianto. Gli uomini di medicina mi dicono che è giusto cosi e che le altre alternative sono solo delle pazzie. Ma tutti dicevano anche che Galileo fosse un pazzo.

5 commenti:

  1. Caro Ale! quando settimana scorsa ho scoperto tutto questo che sta succedendo proprio dal sito .. dopo delle frasi di Yara su FB ... sono rimasta, boh non so neanche descriverlo .. ed ho cercato di farvi avere tutti i miei pensieri, col desiderio dirompente di darvi tutta l'energia che serve per ribaltare una tale situazione... ti ho anche scritto sul blog, ma non so più dove ... perchè attonita leggevo leggevo avidamente con gli occhi sbarrati le tue parole.. e volevo "dire tutto" ma in realtà c'era già TUTTO IN CIò CHE LEGGEVO.. ma che roba pazzesca l'essere umano... che forza straordinaria che saggezza incommensurabile...ti volevo ringraziare, vi voglio ringraziare di questa potenza incredibile che sprigiona dalla vostra umanità e detto ciò se può servire saperlo, prego ogni giorno intensamente per la vostra salute e la vostra felicità... oltre a ciò mi vengono in mente così tante cose e, dal momento che pratico il buddismo scandaglio alla ricerca dei grandi incoraggiamenti proprio a proposito della malattia che, aimè pare avere, proprio come dici tu in questo post, e come dicono tantissime scuole religiose e filosofie "religiose e non" "assurdamente" sempre un perchè nella nostra vita... detto questo che non cambia di molto il ragionevole dilemma che esprimi desidero comunque condividere con te questi incoraggiamenti buddisti che personalmente mi colpiscono moltissimo:

    "Ci sono due tipi di malattie: più gravi e meno gravi. Una cura tempestiva di un bravo medico può guarire anche le malattie più gravi, per non parlare di quelle leggere. Anche il karma può essere diviso in due categorie: mutabile e immutabile. Un pentimento sincero sradicherà anche un karma immutabile, per non parlare di quello mutabile. Il settimo volume del Sutra Del Lota afferma: questo sutra è la benefica medicina per le malattie di tutta l'umanità". (da Il prolungamento della vita)

    e ancora

    "... solo sconfiggendo un potente nemico si può dimostrare la propria vera forza" (da Lettera da Sado)

    "si dice che il leone, re degli animali, avanzi di tre passi, poi si raccolga su se stesso per saltare sprigionando la stessa potenza nel catturare una piccola formica o nell'attaccare un animale feroce. Nell'iscrivere questo Gohonzon per la sua protezione, Nichiren è uguale al re leone. Questo è ciò che intende con 'la forza di un leone all'attacco'. Credi in questo mandala con tutto il tuo cuore. Nam myoho renge kyo è come il ruggito di un leone. Quale malattia può quindi essere un ostacolo?(...) Ovunque tua figlia possa giocare, non le accadrà niente di male; sarà libera dalla paura come il re leone. La protezione di Kodainyo è la più profonda tra quelle delle dieci figlie di Kishomojin. Ma tutto dipende dalla tua fede. Una spada sarà inutile nelle mani di un codardo. La potente spada del Sutra del Loto deve essere brandita da un coraggioso nella fede coraggioso della fede. Allora egli sarà come un demone armato di una mazza di ferro (...) Le sfortune di Kyo'o Gozen si trasformeranno in fortuna. Raccogli tutta la tua fede e prega questo Gohonzon. Allora che cosa non può essere realizzato?" (da risposta a Kyo)

    Scriverò ancora se ti fa piacere e cosa più importante: dato che IL CORAGGIO NON TI MANCA/ NON VI MANCA sono sicura che le ricompense saranno grandi in ogni caso.
    Continuerò personalmente a sostenervi con i pensieri e le mie preghiere.
    a presto
    Laura Giudici

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  2. Oh, Ale....speravo proprio che questo momento non arrivasse mai.
    Il dubbio. La scelta.
    Sono giorni (da quando so che stai meglio) che penso a quello che hai scritto o meglio, che aspettavo che tu scrivessi quello che hai scritto.
    Ho fatto finta di essere te ma non mi è stato di grande aiuto perchè NON sono te. Non so realmente come sei stato. Non c'ero istante dopo istante nel tuo corpo per capire.
    Immagino sia necessario sapere davvero fino in fondo a cosa andresti incontro se non ti sottoponessi al trapianto. Saperlo da qualcuno che non è nel mood (perchè dietro ad ogni intervento c'è un mood inquietante fatto di una quantità infinita di variabili tra cui alcune davvero poco edificanti. Chiedi a Pietro quali sono le dinamiche vere...). I medici sono come i preti: hai mai sentito la Sacra Romana Chiesa sostenere, chessò, l'uso del profilattico (pratica che va contro ogni insegnamento cristiano)? Così non sentirai mai un medico allopatico sostenere che esista una possibilità di autoguarigione.
    Il dubbio è grandissimo e devastante....
    TVB, Silvia

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  3. Bellissimo! Ho inviato il mio commento e quando sono tornata al post per leggerlo ho trovato quello di Laura (che non conosco ma che ringrazio per le citazioni che ti ha regalato, soprattutto quella del leone).
    Ora sono sempre più convinta che ti sia necessario incontrare qualcuno che sia estraneo al tutto e che ti possa davvero dire cosa ti aspetta se non ti sottoponi al trapianto.
    TTVVBB, Sil

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  4. Quando accade un miracolo, i primi a riconscerlo sono proprio i "pazzi", o meglio quelli che la società definisce come tali.
    Se chiedi avrai la risposta, ho perso il manuale d'istruzioni, ma accoglimi Signore prima che venga sera!
    ciao
    Paolo

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  5. Ale, credo che nessuno possa dirti cosa fare o cosa non fare, sono decisioni che vanno prese all'interno della propria famiglia...decisioni che uno spera di non dover mai prendere nella vita ma che purtroppo alcune volte capitano......io ti posso solo dire che conosco personalmente due persone che hanno fatto il trapianto e che stanno benissimo, una è una mia compagna del liceo (guarita perfettamente da anni) e un'altra è un'amica di mia mamma che l'ha dovuto rifare due volte ma che alla fine ce l'ha fatta.....hanno superato tutto l'iter che stai facendo tu ed hanno vinto. Dopo tutto quello che hai superato, penso proprio che tu abbia tutta la forza di proseguire e uscire DEFINITIVAMENTE vincente.....don Paolo Masperi venerdì alla via crucis : "....ci sono croci enormi da portare e superare, difficili se si è da soli..." tu non sei da solo, hai tante persone al tuo fianco e tante che pregano per te...un abbraccio enorme
    Marina

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