martedì 30 marzo 2010

PUNTARE... MIRARE... FUOCO... PPPPSSSSSSRRRRRR

Alle 16.30 di ieri e alle 7.25 di questa mattina ho fatte le mie prime due sedute di radioterapia. L'auto-suicidio è iniziato. Sensazione molto strana, sapere che il tuo corpo è trapassato da un raggio mortale ma non sentire assolutamente niente. Ieri è stata un po' più dura perchè mi hanno messo sul trespolo in plexiglas e hanno verificato tutte le misure, poi hanno fatto la radiografia di prova davanti e poi dietro. Poi hanno rii-controllato tutto e poi rii-controllato, e in fine mi hanno riempito il petto e la schiena di strani segni. Ovviamente io ero imbragato al castelletto e dovevo restare in mobile. Per fare questa operazione erano in 7, 3 medici e 4 fisici. Un vero e proprio plotone di esecuzione. Questa mattina è stata più veloce. Sono entrato, mi hanno centrato e poi giù con il bombardamento. Niente murales sulla mia schiena. La cosa più fastidiosa? Assolutamente il sibilo della macchina quando spara, un fastidiosissimo “ppppssssrrr” ad una frequenza altissima. Mi hanno detto che serve per non far addormentare i pazienti... si solo per farli impazzire. Non male anche il fatto di dover fare la seduta in mutande davanti a 7 persone, so che loro sono abituati ma io no. Come ricordo delle prime due sedute mi è già arrivata la nausea, quindi ho ricominciato il rito del vassoio fuori dalla porta. Speravo di resistere un po' di più. La mia ossessione per la sistemazione delle cose continua in modo maniacale. Questa mattina alle 5.30 si è messo a suonare l'allarme della pompa della flebo e io mi sono svegliato. A quel punto non sono più riuscito ad addormentarmi ed ero li che guardavo il soffitto ma... ma c'era qualche cosa che infastidiva il mio inconscio, era il filo del telecomando per chiamare le infermiere che era arrotolato in modo incasinatissimo al bastone del letto. Ho provato a sistemarlo con le mani ma niente, sempre incasino. Bene alle 5.45 era bel sistemato con le sue belle fascette al bastone e non mi dava più fastidio. Ho detto questa cosa a Francesca, la psicologa che mi fa supporto, e si è un po' preoccupata...

7 commenti:

  1. Caro Ale, e' difficile dire cose sensate in questo momento, sappi che ti ammiro molto e ti penso tantissimo, come anche Yara e i piccoli. Il bombardamento immaginatelo colpire solo la malattia e non il tuo corpo, nelle tue sedute davanti al "plotone di esecuzione" cerca di visualizzarti dall'altra parte, sei tu che stai colpendo la malattia con la forza del tuo coraggio e della tua determinazione, non loro che stanno colpendo te con quei raggi. La forza della mente puo' fare miracoli, e lo sai! Non sentirti sotto bombardamento, sei TU che stai spaccando le ossa alla malattia, affrontala e spara!!! Devi solo ribaltare la prospettiva...
    Spero che questo ti aiuti almeno un pochino... un grandissimo in bocca al lupo!!!
    p.s. una piccola notizia positiva, anche se forse non e' la sede ne' il modo, ma so che ti fara' piacere: aspettiamo il terzo bimbo!!! Ti abbraccio. Paola Budina

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  2. ...bellissimo il pensiero di Paola. Condivido al 100%. Sei tu che stai al comando del plotone e cerca di visualizzarti sempre in questo modo...vedrai che anche le psicosi diminuiranno...credimi.
    Ti abbraccio forte.
    TVB, Silvia

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  3. Ciao Ale,e' quasi mezzanotte e ho appena finito di leggere il tuo post.
    Mi piace il tuo modo di descrivere minuziosamente cio' che ti sta succedendo on fondo credo che sia un bel sistema per esorcizzare le paure e prendere coscenza di tutto cio' che ti gira attorno!Credo anche che questa voglia di ordine nei 18mq ti serva per avere tutto sotto controllo,almeno in quelle cose che te lo consentono prrche' in questi momenti si ha certamente bisogno di conferme!
    Segui sempre il tuo istinto e il tuo buon senso e non sbaglierai mai,e' un po'come l'istinto materno,non sbaglia mai!
    Sulla prospettiva diversa sono d'accordo anche io,ma sono certa che anche tu lo sei e sai qual'e' e sara' la giusta rotta da seguire per arrivare dritti alla meta:riprenderti la Tua vita.
    Forza Alessandro!
    Ti abbraccio.
    Lucia

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  4. (…Massimo… il solito maniaco ossessivo-sportivo…)

    La psicologa preoccupata …ma no! Si tratta di disposizione tattica necessaria.
    La linea defensive-back (il tuo plotone) deve essere ordinata per neutralizzare e affrontare l’impatto degli avversari, proteggere il quaterback che riceve la palla per il lancio decisivo al running-back che si smarca a meta.
    Tieni duro. E pronto allo smarcamento. Non mollare il pallone, stretto al cuore.
    Anche noi, per il poco che possiamo dare, siamo sulla tua linea difensiva.
    Ordinati e compatti.
    Un abbraccio

    Massimo

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  5. Ciao capo,finalmente ho capito come farti arrivare il mio scritto,un pensiero(positivo)al giorno è sempre per te,tu tornerai più forte e se posso,ancora più bello,settimana pross iniziano i fanghi,siamo già perfette,ma ti daremo motivo di orgoglio,ti daremo ancora di più,credo di parlare per tutte bè come sempre parlo troppo....un piccolo bacio Monica(Terme)

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  6. ho appena finito di leggere la tua mail riassuntiva dei tuoi 3 mesi di malattia...credo che alla fine di tutto ciò potresti tranquillamente riunire tutti i tuoi post e pubblicarli, sarebbero sicuramente di supporto ad altre persone che come te devono affrontare questa malattia "schifosa"....sono certa che anche questo ultimo giro di giostra andrà benissimo......un bacione marina
    p.s. credo veramente che Yara sia una persona speciale, dalle un abbraccio da parte mia

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  7. Ma quando senti ppppssssrrr non ti scappa la pipì:-)???
    Grande Ale, continua così...sei veramente un grande!
    A presto
    Andrea Falzone

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Ricordate... solo cose positive!