giovedì 25 febbraio 2010

INTEGRAZIONE A “UNA STORIA PER DUE AMICI SPECIALI”

Normalmente penso a cosa scrivere nei post la sera prima di dormire. Mi “escono” quando sono sdraiato a letto e rifletto su cosa mi è successo nella giornata e normalmente qualche particolare, considerazione o fatto mi da lo spunto. Già nel letto mi immagino il titolo e il testo. Sono sicuro che se riuscissi a scrivere quello che mi esce in quei momenti i miei post sarebbero più belli ed intensi. La mattina dopo cerco di ricordami cosa ho pensato la sera e scrivo il post. Lo scrivo di botto, lo rileggo un paio di volte e lo pubblico. Poi dopo un po' ci torno sopra dal sito e mi accordo immancabilmente di almeno una decina fra errori di battitura, grammaticali e di logica. Allora lo correggo. E cosi succede per almeno un paio di volte durante la mattinata. Quando ci rifletto durante il giorno mi vengono in mente un sacco di altre cose che avrei dovuto scrivere e che non ho scritto. Preferisco lasciarlo cosi come è, i miei post voglio che siano ritagli di pensieri non altro. Però oggi ho deciso di scrivere questa integrazione perchè l'altro giorno ho ricevuto da una persona a me molto, molto cara una e-mail di commento. Lei concordava con me sulla mia visione del rapporto tra marito e moglie e mi riportava l'esempio del suo. Che io da sempre considero un modello da seguire. Nella sua e-mail lei ha però aggiunto una cosa molto importante che io non ho scritto. Una delle cose più importanti. Lei ha giustamente scritto che mantenere al centro il rapporto marito e moglie e fondamentale perchè ad un certo punto i figli, giustamente, prendono le loro strade e costituiranno le loro famiglie e quindi da padre e madre si tornerà ad essere ancora e soprattutto marito e moglie. E se per troppi anni ci si è dimenticati di questo ruolo si rischi di passare la propria vecchiaia con qualcuno per cui non ci si ricorda più perchè lo chiamiamo marito e moglie. Ed è proprio la seconda fase di vita del rapporto la più intensa, quella dopo i figli. Il rapporto è cresciuto e con i figli si è amplificato. Tante esperienza vissute insieme, aver cresciuto ed educato i figli e aver avuto il coraggio di lasciarli andare. Tutte cose che se vissute come una coppia non possono che rafforzarla e saldarla sempre di più. Quando i figli lasciano il nido per percorrere la loro strada ovviamente lasciano un vuoto che solo un saldo e consolidato rapporto fra marito e moglie può colmare. Quindi ribadisco che mettere al centro della famiglia il rapporto marito e moglie è la miglior garanzia per una famiglia felice e unita, nel presente e soprattutto nel futuro.

2 commenti:

  1. Ciao caro amico
    ti scrivo dall'iphone di Gianni quindi e' molto probabile che ci metta tutta notte.
    Gianni mi ha fatto leggere il tuo post,oggi non ho acceso il pc perche' ho dedicato l'intera giornata alla mia stellina,Angelica che ha compiuto 6 anni.
    Ho letto tutto quello che mi mancava fino ad arrivare a quest'ultimo.
    Non posso non dirti ancora un immenso GRAZIE!
    Piangere non e' affatto facile,ma e' liberatorio,come dicevi,deve succedere pero' qualcosa di partcolare,avvolte basta semplicemente una parola,oppure uno sguardo,il dolore si libera ed esce dal cuore sotto forma di calde e salate lacrime.
    Alle volte fa' male lo stomaco,senti una forte morsa che ti stringe forte e lacosa che vuoi e' avere qualcuno da abbracciare forte.
    Anche io pensavo di non essere piu' capace di piangere per dolore,ma ultimamente mi e'capitato due volte e ti assicuro chedopo ti senti,si che non e' cambiato niente,ma egoisticamente ti senti meglio,piu' leggero.
    Piangerai quando verra'il momento e sara' forte e bello.

    Sai cosa dico sempre a me stessa? Lucia ricordati sempre diquanto e' bella la sensazione che provi dopo aver passato un brutto momento.
    Ti godi cosi' tanto il bel momento che quello brutto lo guardi quasi con nostalgia;tipo quando litighi con il tuo lui o la tua lei e poi fai pace!
    In questo momento sei immerso nel brutto lato della
    medaglia,ma l'aspettare con ansia e speranza il lato bello della medaglia,credo sia la migliore scelta:e' giusto vederle entrambe,riconoscerle,accettarle,affrontarle e poi ricordarsi di tutti i singoli secondi vissuti cosi' intensamente.
    E' la tua vita!

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  2. Post più belli e intensi di così... non credo sia possibile!
    Alessandro, ti assicuro che le tue parole arrivano dritte al cuore, si fanno spazio nell'anima e lì rimangono, scuotendola e facendola vibrare.
    Ti abbraccio forte

    Francesca (LAB)

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