domenica 7 febbraio 2010

RISOLLEVIAMOCI IL MORALE

E per farlo partiamo dalla gola. Dopo giorni in cui mi era impossibile pensare al cibo, finalmente oggi la mia mente può fantasticare. Ringrazio Anna che questa sera con le sue buonissime lasagne e ieri con i panzerotti al sugo mi ha fatto evadere da questi 18mq per ritrovarmi in quell'infinito mondo di sapori che c'è li fuori. A cosa penso? Niente di particolare o esotico, iniziamo con una bella pizza. Mangiata però in pizzeria. Una bella tonno, prosciutto, wuster e carciofi con una bella birra bionda fresca. Mi siedo e giù la prima boccata di birra, quella che ti rinfresca e di da il massimo. Poi arriva la pizza, ancora fumante appena sfornata. La mozzarella fila ancora e devi avvolgerla alla fetta con il coltello per poterla mangiare. Il primo morso, quello che ti riempie la bocca e un po' di sbava di sugo. Buonissima, chiudo gli occhi e assaporo. Un sorso di birra e via con un'altra fetta. E tutto con due patatine fritte li vicino come contorno. Oppure verso le undici di mattina per assecondare quel languorino dell'attesa del pranzo un bel pezzo di pizza bianca romana, imbottito di prosciutto crudo e mozzarella e anche qui con un bel bicchiere di birra. Seduti sul divano o a un tavolino di un qualsiasi bar di Roma. Il salato della pizza bianca che si mescola col dolce del prosciutto e della mozzarella. Con la farina bianca che ti sporca le labbra. Penso che se qualcuno vedesse la mia faccia in questo momento mi darebbe del matto, ma risentire dentro questi sapori mi sta dando delle sensazioni incredibili.

3 commenti:

  1. Il ciclo della nuotata : APPOGGIO - PRESA – TRAZIONE – SPINTA – RECUPERO

    Per la prossima bracciata (verso l’orizzonte):

    APPOGGIO e PRESA D’ACQUA : fase iniziale della nuotata
    Scrivi. scrivi tutto … quello che ti può aiutare allo scopo di un migliore appoggio e presa sulla difficile acqua esistente davanti a te.
    Nel post “Non chiamatemi più bravo ragazzo” ti chiedevi cosa c’entrava la spiegazione tecnica della terapia della giornata e l’hai definita “intro di cronaca”. No , rappresentava una fase di coordinazione necessaria, l’appoggio e presa delle cose presenti reali, necessaria per poi infine cacciarsi tutto dietro le spalle e muoversi in avanti.
    Un lucida consapevolezza “di presa” ( e non di lotta con l’acqua) è l’inizio di un movimento armonico ed efficace. Prendi il tempo necessario a questo
    L’atleta deve imparare a sentire l’acqua e per fare questo deve spendere molto tempo verso tale obiettivo piuttosto che nuotare con forza e basta. Senti tutto quello che c’è da sentire e parlane. Anche il flusso delle emozioni negative, va affrontato , “sentito”, mantenendoti fiducioso che l’onda lunga dei tuoi affetti ti darà una spinta potente verso l’orizzonte.

    RECUPERO
    Importante anche questa fase
    Il momento del recupero, rilassato, decontratto e felice come dici tu, prima di riprendere la posizione d’attacco
    Il momento delle lasagne è ottimo come pure il pensiero della farina bianca che ti sporca le labbra mentre gusti il salato di una bella pizza bianca

    RITMO
    Il giusto ritmo, individuale
    Da bravo ranista lo hai connaturato

    e…scivolare scivolare scivolare


    Massimo

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  2. ...comunque è incredibile. Il fatto che tutto quello che nella vita dobbiamo affrontare abbia qualcosa a che fare con l'acqua, intendo.
    Prima cosa: complimenti a Massimo per il post sopra al mio. Io ho una paura incredibile di nuotare e mi sono sempre domandata come mai. Non ci sono traumi nella mia infanza (o perlomeno non legati all'acqua), adoro il mare ed ho - come Ale - un rapporto speciale con l'acqua eppure...quando si tratta di provare a lasciarmi andare. Pluf, affondo! Stamperò lo scritto di Massimo e me lo rileggerò con calma perchè sento che lì ci sono le risposte giuste alle dinamiche occulte del mio pensiero.
    Buongiorno Ale, buongiorno mio fortissimo fratello!
    Ho letto i tuoi ultimi post tutti di un fiato perchè in questi due giorni mi sei mancato tantissimo. Le tue notizie mi arrivano puntuali dalla mamma ma...mi manchi!
    Se potessi tracciare un grafico dell'energia che emanano le tue parole, quella che arriva da questi ultimi due giorni è veramente incredibile: calma, rilassata, tendente all'infinito. C'è stata rabbia, sgomento, ancora rabbia poi assoluto silenzio. Le prime erano colorate di rosso acceso con tracce di viola e nero, poi nero nero nero con sfumature blu cobalto e giallo. Ora, verde acqua e magenta. Anche il movimento è ritmico e dolce...ma te lo spiego dopo perchè è suonato il citofono e devo lavorare.
    Ti voglio bene, Sil

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  3. Oh, ti leggo alle 11.25 del mattino ma mi hai fatto venire una FAME!!!
    Un abbraccio
    Franco G

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Ricordate... solo cose positive!