Giornata incredibile, nel senso che ieri non averi mai
creduto di poter fare tutto quello che ho fatto oggi. Sicuro ho esagerato ma è
come l’affamato che si ingozza. Avevo voglio di fare, di vivere. Ho esagerato
soprattutto dal punto di vista fisico. Ho camminato tanto, fatto scale, ballato
e spostato pesi. Sono anche andato in discarica a portare una vecchia asse da
stiro rotta. Proprio oggi, si proprio oggi.
Verso le 13 in ufficio, avevo già capito di aver esagerato,
non connettevo più. Non mi sono comunque accontentato e al posto di andare di
filata a casa, ho proposto a Yara di mangiare una piadina al centro
commerciale. Scusate ma devo soddisfare in qualche modo la bramosia dei 25mg
die di cortisone. Tornati a casa, ero cotto, mentalmente e fisicamente. Mi sono
messo sulla poltrona ma con l’intenzione di scrivere un post… mi sono
addormentato. Non più di 20 minuti perché alle 15.30 è arrivata l’infermiera
per la flebo. Alzarmi dalla poltrona è stato difficilissimo. Poi sono arrivati
i bambini e con Xander abbiamo montato Piazza San Marco in miniatura di lego.
Per un paio di volte mi si è anche in criccata la mano destra. Perdo il
controllo delle dita che si tirano, una specie di mini crampo alla mano.
Più passava il tempo, più aumentava la mia stanchezza e più
diventavo insofferente.
Avete presente, ogni rumore, ogni cosa in movimento ti da in
testa.
Mi sono bruciato le ultime energie nel Dance Time, ma dovevo condividere con voi il primo giorno a casa. Trasmissione sconclusionata, annebbia, senza filo e con tanti momenti di smarrimento.
Finito mi sono buttato sulla poltrona per riposare, ma i
bambini hanno deciso di farmi compagni guardando la televisione, lì. Ok, limite
raggiunto.
A cena Xander ha iniziato con una versione moderna della cantilena
“chi va via, perde il posto all’osteria”, “il padrone è tornato, il posto va
ridato”. L’avrà ripetuta 50 volte, o forse 5 ma per la mia testa 50, in
ripetizione, nelle mie orecchie e urlando. Kiki gli andava dietro e Yara
cercava di farli smettere. Ok, limite superato.
Contestualizzate tutto, aggiungendo un forte bruciore agli
occhi da non riuscire a tenerli aperti.
Confusione chiama confusione e più chiedevamo ai bambini di
calmarsi, più loro si agitavano.
Detto tutto questo? Sono riuscito a gestire tutti i
momenti di scatto che arrivavano da dentro, senza esplodere. Sono stati tantissimi,
quei momenti in cui vorresti urlare fino a staccarti le tonsille e mettere le
mani al collo della persone più vicina.
Come ho fatto? Ho riflettuto prima di agire. La causa del
mio malumore ero io, questa mattina ho esagerato. Non era l’ambiente esterno il
problema, ero io. Grande motivazione è stata dimostrarmi che quello che dico e
scrivo è vero. Siamo noi a guidare la nostra vita, a decidere cosa guardare
della nostra vita. E così ho fatto.
Non ho visto i bambini che non mi lasciavano riposare, ho
visto i bambini che volevano starmi vicino, dopo tanti giorni di lontananza. Ho
visto il loro amore.
Non ho visto Xander che non voleva ubbidirci e stare calmo.
Ho visto un bambino che aveva trovato qualche cosa di divertente e non voleva
lasciarlo andare. Ho visto la sua felicità, ho visto il suo ridere.
Non è stato facile, mi sono dovuto impegnare. Mi sono dovuto
controllare, mi sono dovuto imporre di non arrabbiarmi, di non urlare, di stare
calmo. Oggi ha funzionato e ne sono felicissimo.
Il post sarebbe finito qui ma oggi è il mio giorno fortunato…
Abbiamo appena alzato l’asticella. Sono le 22.30, sono
stanco oltre ogni limite ma devo aspettare il dottore per la flebo di
antibiotico delle 24. Non voglio addormentarmi perché potrei uccidere il medico
al risveglio e…
Yara ha appena iniziato a mangiarmi le patatine nelle
orecchie.
Concentrati Alessandro, concentrati. Guarda il lato positivo
della cosa, sicuro non ti addormenti… non basta. Ok, devo andare sul pesante,
sull’azione base: sorrido, accetto e penso “sono vivo!”
Funziona!!!!
Ho finalmente la prova scientifica, ineluttabile che la teoria
funziona. Yara ha finito la confezione, io sono felice e siamo vivi tutti e
due.
Belli! ...mi sembra un racconto di casa mia! Come ti capisco, e ti ammiro, io dopo un po'sbarello!! E' bello continuare a seguirti...un abbraccio, notte, Chiara
RispondiEliminaLezione utile di vita per chiunque
RispondiEliminaCiao Alessandro,
RispondiEliminaho saputo di 18mq,...leggendo il bell'articolo sulla Guida.
Volevo complimentarmi per il tuo guardare dentro e come dice Dante nel Paradiso aver riconosciuto l'identità del proprio essere con Dio e con l'Universo.
Buona convalescenza e buon risveglio!
Un abbraccio a te a Yara e Alexander a Kiki da tutti noi. Evelina Cavallera Bussone
Grazie per le belle parole e soprattutto per il supporto. Sapere se mi seguite è lo stimolo per andare avanti!
EliminaUff, finalmente ho trovato i 18mq che stavo cercando, nascosti in questo smisurato worldwideweb.condominio...!
RispondiEliminaSono felice che appena entrato nel blog ho scoperto che i 18mq ora sono cresciuti a +400 circa, che l'atmosfera sterile ha lasciato il passo fragranze e insetti di spinettiana memoria, che il tuo compagno di stanza è diventato improvvisamente biondo (bionda!) e molto sexy.... sono felice di tutto... davvero... ma ti prego... STAI ALLA LARGA DALL'UFFICIO PER UNA VOLTA NELLA VITAAAAA!
tommy (non sono come ci si registra)
Grande Tommy!!! Ok per l'appuntamento mercoledì pomeriggio in ufficio da me... ;O)
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