L'amico Domenico, mi ha mandato una bella email in
commento al mio post "Fate che piova!". La sua email riportava una
frase scritta da un suo amico che dice "ogni desiderio limita il possibile
ad una cosa sola", parole che condivido e che hanno dato luce a una contraddizione
nelle mie convinzioni.
Da molti anni, credo nel fatto che noi siamo parte
di un'energia, io la chiamo così, molto più grande di noi ma di cui noi ne
siamo parte, e qui la grande differenza con la religione Cattolica con cui sono
stato educato. Per la religione Cattolica, noi siamo fatti a immagine e
somiglianza di Dio, siamo una sua creatura, ma non abbiamo niente di lui in noi
e di noi in lui. Siamo entità separate. Io invece credo, che ognuno di noi è
parte di questa entità superiore, di questa energia. Non siamo separati.
Sono un po' titubante su questo post, non vorrei
turbare nessuno e soprattutto non vorrei incasinarmi nelle riflessioni e
renderlo incomprensibile. Facciamo così, consideriamolo un post di mie
riflessioni personali, di mie idee in fase di elaborazione e riflessione, e non
un post di condivisione. Fate finta di leggere i miei pensieri e non le mie
parole, che poi è così.
Questa mia convinzione sull’energia, si è evoluta nel tempo e nasce da
diverse letture, parole, incontri, condivisioni, esperienze di vita e di
pensiero. Sicuramente il primo semediidea è stata la lettura de
"La profezia di Celestino" e i successivi libri, quando avevo
circa vent'anni. Forse mi ha colpito perché era il periodo in cui avevo appena smesso di soffrire di crisi
di panico e stavo rimettendo in gioco il poco capito in quei primi anni di
vita, e avevo un sacco di domande a cui voler dare nuove risposte.
Questa mia convinzione si è ulteriormente rafforzata leggendo le teorie
della Fisica Quantistica e “scoprendo”, solo poche settimane prima di entrare
in ospedale, sempre grazie a Domenico, il concetto alla base del Blockchain. Il Blockchain
è il sistema di sicurezza utilizzato per i bitcoin,
la valuta virtuale utilizzata nel web.
Per la "mia" personale teoria dell'esistenza di un'energia superiore, di un flusso potentissimo che regola e guida le cose, il giusto è cercare
di connettersi a questa energia e di lasciarsi guidare da lei. Entrare in
armonia con lei e seguirla, in qualche modo perdendo la propria individualità. Qui
la condivisione con la frase dell’amico di Domenico: "ogni desiderio (dell’individuo)
limita il possibile (dell’energia) ad una cosa sola".
L’altra mia convinzione è quella del
vivere qui e ora. Se siete miei lettori, non credo sia necessario dilungarmi
troppo, essendo argomento presente e costate nei post dell’ultimo mese. La
parte che metto in rilievo è quella relativa al prendersi la responsabilità delle
proprie scelte per guidare noi la nostra vita, agendo ora per un futuro
migliore. Porsi al centro della nostra vita e non delegare ad altri.
La convinzione dell’energia dice: “fatti guidare”, la convinzione del
qui e ora dice: “guida tu”. Ecco il contrasto.
L’ultima evoluzione di questo pensiero, quella di oggi legata al
blockchain, è che sia il valore del singolo pezzo sia il valore del totale è
dato proprio dal legame dei due fattori, cioè dell’appartenere e dell’avere.
Il valore del singolo è dato dal valore di appartenere al totale, e il valore
del totale è dato dalla somma del valore dei singoli. Aumentando il valore di
uno dei due elementi, automaticamente cresce anche il valore dell’altro,
creando un effetto a spirale positiva.
Ma se il valore del totale è dato dalla somma dei valori dei singoli, e
se il valore dei singoli è dato dall'appartenenza al totale, vuol dire anche che
il singolo ha la responsabilità, dovere di aumentare il valore del totale, come
legge del dare per ricevere, aumentando il proprio valore e lo può fare solo
mettendosi al centro delle proprie scelte e azioni, con però la consapevolezza
che il suo agire deve essere un valore per tutti.
Per me si traduce in “voglio scegliere e agire nel qui e ore, per un Mondo
Migliore per i miei figli.” E il contrasto si è risolto. Grazie Domenico.
PP (che sta per Post Post)
Ok, se siete andati a leggere su Wikipedia cosa è il blockchain magari
non vi ritrovate, ma provate a sostituire la parola valore con sicurezza. Se
per interpretare un singolo dato è necessario interpretare e avere tutti gli
altri dati, e se in più, i dati sono diffusi in rete su diversi server, che si
auto controllano e aggiornano, per poter “rubare” il dato della singola
transazione, quindi per poter “rubare” i singolo bitcoin, è necessario rubare
tutti i dati presenti in rete, da tutti i server e decodificarli. Non sarebbe comunque
sufficiente perché rimentendo il bitcoin “rubato” nel sistema questo non
verrebbe più riconosciuto, come appratente al totale. Qui ci vorrebbe un veloce
confronto con Marco V.
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