venerdì 8 aprile 2016

A un certo punto, togliamoci e diamogli strada...

Diamogli fiducia, supporto, rispetto e amore. I ragazzi di oggi sono speciali. Coltiviamoli, saranno loro a dover cambiare il mondo in meglio. Valorizziamo le loro idee, diamogli la fiducia che le trasformeranno in fatti e supportiamoli per questo.
I giovani di oggi non sono mai stati così preparati e pronti a cambiare il mondo. I giovani di oggi hanno la miglior scolarizzazione della storia dell’uomo, conoscono meglio delle generazioni precedenti i nuovi mezzi di comunicazione e la tecnologia. Grazie alla rivoluzione digitale, hanno a disposizione tantissime informazioni, come mai nessuno prima. Per i giovani di oggi, il cambiamento è la normalità. Hanno una visione molto più ambia e flessibile del mondo, possono immaginare un futuro per noi impossibile, senza limiti.
Le loro menti, ancora aperte, ancora senza la rigidità degli schemi, la loro voglia di fare, di dimostrare. La loro voglia di provare senza paura di sbagliare, sono l’energia del cambiamento. Sono i fattori chiave del cambiamento.

Invece facciamo il contrario. Li sviliamo, li insultiamo, li abbandoniamo perché vivono in un mondo troppo diverso dal nostro, dimenticando, che è il loro, il mondo del futuro, non più il nostro.

Sapete che in questa fase della mia vita, non mi interessano i perché, quindi passiamo a cosa dobbiamo fare. La prima cosa e la più importante è: prendiamoci la responsabilità di guidarli nella loro crescita. Trasmettiamogli quello che abbiamo imparato e capito nella vita. Cerchiamo di dare le nostre risposte alle loro domande, accettando che queste possano non essere anche le loro risposte.

Dobbiamo comunicare con loro, aprire un dialogo e confronto continuo sulle idee e sui fatti. Non dobbiamo solo parlare, dobbiamo anche ascoltare e riflettere insieme. Se gli diamo credibilità, loro ci daranno credibilità e allora ci sarà un vero confronto.

Dobbiamo imparare da loro, o meglio, dobbiamo tornare a essere come loro. Siamo stati tutti “i ragazzi di oggi”. Cancelliamo i ruoli di insegnate e alunno, confrontiamoci allo stesso livello sulle visioni del mondo. Condividendo la nostra esperienza e valorizziamo la loro apertura mentale, che abbiamo perso e che dobbiamo assolutamente ritrovare.

Confrontiamoci sui valori, troviamo quelli comuni per costruire insieme un Mondo Migliore.

Dobbiamo essere la loro forza nel provarci, nel credere nella loro idee. Motiviamoli a fare.

Riconosciamo la loro identità e accettiamo le diversità come valore.

Dobbiamo essere dei modelli positivi. Non possiamo pretendere da loro, quello che non siamo noi.

Ma soprattutto a un certo punto, togliamoci e diamogli strada.


L’idea di questo post, parte dalla notizia apparsa oggi sui giornali, dell’iniziativa che i ragazzi di una scuola superiore di Alba stanno portando avanti per aiutare Andrea, loro compagno e malato di leucemia, a trovare un donatore di midollo. Andrea adesso è a casa, ma fino a mercoledì era ricoverato nella prima 18mq.

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