Diamogli fiducia, supporto, rispetto e amore. I ragazzi di
oggi sono speciali. Coltiviamoli, saranno loro a dover cambiare il mondo in
meglio. Valorizziamo le loro idee, diamogli la fiducia che le trasformeranno in
fatti e supportiamoli per questo.
I giovani di oggi non sono mai stati così preparati e pronti
a cambiare il mondo. I giovani di oggi hanno la miglior scolarizzazione della
storia dell’uomo, conoscono meglio delle generazioni precedenti i nuovi mezzi
di comunicazione e la tecnologia. Grazie alla rivoluzione digitale, hanno a
disposizione tantissime informazioni, come mai nessuno prima. Per i giovani di
oggi, il cambiamento è la normalità. Hanno una visione molto più ambia e
flessibile del mondo, possono immaginare un futuro per noi impossibile, senza
limiti.
Le loro menti, ancora aperte, ancora senza la rigidità degli
schemi, la loro voglia di fare, di dimostrare. La loro voglia di provare senza
paura di sbagliare, sono l’energia del cambiamento. Sono i fattori chiave del
cambiamento.
Invece facciamo il contrario. Li sviliamo, li insultiamo, li
abbandoniamo perché vivono in un mondo troppo diverso dal nostro, dimenticando,
che è il loro, il mondo del futuro, non più il nostro.
Sapete che in questa fase della mia vita, non mi interessano
i perché, quindi passiamo a cosa dobbiamo fare. La prima cosa e la più
importante è: prendiamoci la responsabilità di guidarli nella loro crescita.
Trasmettiamogli quello che abbiamo imparato e capito nella vita. Cerchiamo di dare
le nostre risposte alle loro domande, accettando che queste possano non essere
anche le loro risposte.
Dobbiamo comunicare con loro, aprire un dialogo e confronto
continuo sulle idee e sui fatti. Non dobbiamo solo parlare, dobbiamo anche
ascoltare e riflettere insieme. Se gli diamo credibilità, loro ci daranno credibilità e allora ci sarà un vero confronto.
Dobbiamo imparare da loro, o meglio, dobbiamo tornare a
essere come loro. Siamo stati tutti “i ragazzi di oggi”. Cancelliamo i ruoli di
insegnate e alunno, confrontiamoci allo stesso livello sulle visioni del mondo.
Condividendo la nostra esperienza e valorizziamo la loro apertura mentale, che abbiamo perso e che dobbiamo assolutamente ritrovare.
Confrontiamoci sui valori, troviamo quelli comuni per
costruire insieme un Mondo Migliore.
Dobbiamo essere la loro forza nel provarci, nel credere
nella loro idee. Motiviamoli a fare.
Riconosciamo la loro identità e accettiamo le diversità come valore.
Dobbiamo essere dei modelli positivi. Non possiamo
pretendere da loro, quello che non siamo noi.
Ma soprattutto a un certo punto, togliamoci e diamogli
strada.
L’idea di questo post, parte dalla notizia apparsa oggi sui
giornali, dell’iniziativa che i ragazzi di una scuola superiore di Alba stanno
portando avanti per aiutare Andrea, loro compagno e malato di leucemia, a trovare
un donatore di midollo. Andrea adesso è a casa, ma fino a mercoledì era
ricoverato nella prima 18mq.
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