Stesso corpo, stessa camera, stessa ora, stesso tutto. Tutta
un'altra vita, tutto un altro io. Il post di ieri finiva con “Non ho la forza
di tornare…”, durante la notte, la forza è tornata e più di prima.
Nel libro che sto leggendo, “Cadere sette volte… rialzarsi
otto”, Luigi Zoia, scrive che quando ci si taglia, la cicatrice che si forma è
più spessa della pelle prima che si tagliasse, quindi quando arriviamo a finire
tutte le nostre energie e crolliamo, il corso si rigenera e aggiunge un po’ più
di energie di prima. Inizialmente questa era la filosofia che Zoia adoperava
nel Karate, ma poi è diventato una delle sue regole di vita. Spingersi fino al
di là del limite delle proprie energie, del proprio fisico, della propria mente
fino al collasso, per poi lasciarsi rigenerare a un livello superiore dei propri precedenti limiti.
Oggi mi sento sicuramente molto meglio di ieri. Quindi a oggi, devo dire che Zoia ha ragione. Non ho tolto
il piede dall’acceleratore del fare. Sveglia presto, subito Dance Time, bambini
in piscina, fatte le sintesi dei video dei recenti Dance Time e pubblicate.
Portati i bambini a fare merenda a Cuneo e poi al parco giochi davanti a
scuola. Tornati a casa, ho insegnato ai bambini a usare le penne 3D, dopo pochi
minuti erano più bravi di me. Usciti a cena e chiusa la giornata con la favola
della vecchietta delle tristezza che si trasforma nella regina della felicità. Favola
feliciana che se riesco la prossima volta registro e trascrivo. A un certo
punto Helena mi ha detto di calmarmi, perché mentre i bambini finivano i loro
lavoretti fatti con la penna 3D, mancavano pochi minuti a dover uscire per
andare al ristorante, mi sono messo ad apparecchiare la tavola per la colazione
di domani mattina. Questo è un periodo cosi, non riesco a smettere di fare e
fare mi fa stare bene.
Molti di voi hanno commentato il mio post di ieri, un grazie
di cuore e sapete quanto mi facciano piacere i vostri commenti. E’ la
dimostrazione della condivisione. Quindi ancora e ancora, grazie.
Ho scoperto per caso che esisteva questo blog, ma non appena ho potuto ho voluto leggere qualche post. Uno dei primi che mi ha attirato è questo!
RispondiEliminae ti ringrazio di averlo scritto!
l'esempio della cicatrice è veramente un bell'insegnamento!!!
Il pensare positivo è diventato un must per me! e mi accorgo di circondarmi di persone con lo stesso spirito!!
Ci siamo conosciuti per motivi lavorativi, e ho ammirato la grande umanità nel confronto con le persone. Mi sono sentita a mio agio, cosa che non mi succedeva spesso in questo ambito. Ho apprezzato lo spaziare su 1000 argomenti (mi sono fatta una cultura sulla preparazione del caffè). E ora leggendo questo blog mi rendo conto che non mi ero sbagliata! Grazie di tutti i messaggi che passi a chi ti circonda, che sia un amico di vecchia data o una persona appena conosciuta!
Continua così!
Ciao, grazie per le belle parole mi fanno piacere quanto arrossire. Un abbraccio.
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