giovedì 14 aprile 2016

Carciofi e mirto....

Post a premessa. La premessa è che questa sera sono uscito a mangiare la pizza con un caro amico, e nonostante tutte le premesse salutistiche, ho preso il calzone farcito con i carciofini e non con i funghi per non appesantire il fegato, la ½ birra rossa e soprattutto i 2 mirti a fine pasto si stanno facendo sentire sulla mia lucidità. Confrontato con ieri sera, però non noto molta differenza. Quindi stanchezza vs alcol chiude per ora 1 a 1. Vediamo sul dormire, di tutto cuore spero che sia un aiuto, visto che anche la notte scorsa ho dormito male ma soprattutto frammentato. Domani vi saprò dire. Dato certo è che sono le 23, e sono ancora sveglio, ieri ero già crollato da più di un ora. Mi sembra di notare anche un leggero miglioramento sugli occhi. Non preoccupatevi, non diventerà un’abitudine. A me il calzone piace con i funghi.

Questo sarà un post di cronaca, se poi esce qualcosa d’altro meglio me per ora l’intenzione è raccontarvi la mia giornata a 9 giorni dall’uscita dall’ospedale. A qualcuno potrebbe interessare? A me quando lo rileggerò, forse.

Priva sveglia alle 5.45, ho preso la medicina per la tiroide. Seconda sveglia alle 6.00 e in questi giorni ne ho messa anche una alle 6.15. L’ufficiale è quella della 6, quella delle 5,45 mi serve perché dopo aver preso la medicina per la tiroide, teoricamente, devo aspettare 30 minuti prima di fare colazione.
Alle 6,25 ero in cucina, scaricata la copia de La Stampa, bevuto il bicchiere di acque e linone e stavo aspettando per iniziare la colazione vera e proprio. Questo è un momento di fame chimica, il cortisone, e quindi mi ero preparato 1 mela, 1 banana, 1 pacchetto da 6 di ringo e 1 yogurt alla fragola. Sento dei rumori, sono le 6.35 e Kiki entra in cucina già vestita e pronta per la colazione. Molto dark, tutta vestita di nero. Alle 7 ci ha raggiunto anche Xander. Porto i bambini a scuola e poi un caffè con un’amica. Come si può iniziare meglio la giornata?

La giornata è bellissima. Cielo azzurrissimo, montagne ancora bianche dalla neve e i campi di quel verde vivace della primavera. Un facilitatore incredibile per la felicità e uno dei tanti motivi per cui è bellissimo vivere a Cuneo (i superlativi sono sicuramente dati anche dai 2 mirti, comunque è vero)

Alle 9 sono in ufficio, primo appuntamento, alle 10.30 il secondo e alle 11.45 riparto per Cuneo. Alle 12.15 devo prendere i bambini che escono da scuola. Sono un po’ in stress perché non voglio arrivare in ritardo, Kiki ci rimarrebbe malissimo. Tutto ok, arrivo che la scuola è ancora chiusa.
Ore 12.30, a casa con le gambe sotto il tavolo e con polenta e polpette al pomodoro nel piatto.

Sfido la sorte, e nonostante i 2 piatti abbondanti di polenta, deciso di fare il Dance Time verso le 13. I tempi sono perfetti, giusto 30 minuti e poi parto per l’ufficio. Alle 14, prendo il caffè alla mia scrivania e alle 14.15 primo appuntamento del pomeriggio. Oggi giornata di appuntamenti e alle 16 il secondo. Verso le 17 riesco anche a controllare la posta, in realtà ho avuto solo il tempo di cancellare i messaggio “non importanti”. Mi ero ripromesso di essere a casa non tardi, per stare un po’ con i bambini e per riposare prima di uscire per la pizza. Dopo una commissione, alle 18 sono sulla poltrona. I bambini sono vicino che giocano, con la televisione come sottofondo. Mi ero dimenticato di dirvelo, ma ieri niente video perché erano in castigo.
Gli occhi sono affaticati, il sole era forte. Decido quindi di chiuderli per qualche minuto. Mi addormento. Alle 19, sento Helena che chiama i bambini per la cena. Mi sveglio e mi alzo. Sto con i bambini qualche minuto ma sono presi con la cena e allora decido di andare a dare una veloce aspirata al dentro della macchia. Gesto più rituale che di necessità. Se hai tempo e voglio di aspirare il dentro della macchina, vuol dire che tutto va bene.
In più, per i miei occhi, la luce è perfetta. Il sole è tramontato ma è ancora chiaro. 20 minuti e 4 gettoni e il dentro della macchina è passabile. Prendo anche un Arbre Magique “Sport”, l’unico che non mi da in testa. E’ oramai anche l’ora di andare a prendere l’amico per la pizza.

Pizza, risate, idee, progetti, condivisione, birra e mirto. Senza mai parlare del futuro. Mi alzo dalla sedia e capisco!

Tornando a casa mi fermo a fare il pieno alla macchina, un po’ d’aria fresca non può che farmi bene.


Medicine, ½ litro d’acqua per diluire, denti, crema corpo, si anche a casa il rito continua, e eccomi qua. Quale miglior modo per finire la giornata, a 9 giorni dall’uscita dell’ospedale.

4 commenti:

  1. A me interessa conoscere la tua cronaca di vita quotidiana!
    Fiona

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  2. Allora, quando vuoi, un calzone con i funghi possiamo farcelo insieme anche a me piace sul mirto, invece, ho qualche riserva.
    A parte ciò sono contento di leggere la tua ripartenza

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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Ricordate... solo cose positive!