domenica 24 gennaio 2010

46.080 MINUTI (CIRCA)

Un mese fa verso le 11.45, quando tutto il mondo era impegnato negli ultimi acquisti per Natale, il primario del reparto mi annunciava: “signor Invernizzi, i risultati sul prelievo del midollo spinale di questa mattina hanno confermato che lei è affetto da leucemia acuto. Continueremo con le analisi per determinare meglio le caratteristiche della malattia...”. Non giurerei sulle parole ma il senso era quello. Allora io gli ho chiesto “e le possibilità di sopravvivenza?”, “visto la sua giovane età e il buon stato di salute, le probabilità di una remissione completa della malattia sono buone”. Ho poi saputo che voleva dire il 70%. Ancora adesso dopo un mese, non so ancora bene come descrivervi la sensazione che ho provato, anzi potrei anche azzardarmi nel dire che non ho provato niente. Vuoto più completo, niente buco allo stomaco o mattone in testa.
Sono state soprattutto le lacrime di Yara che mi hanno poi fatto capire la gravità della situazione.
Qualche giorno dopo è arrivata anche la notizia che la mia è una leucemia bifattoriale acuta, sia mieloide sia linfoide, che vuol dire “ad alto rischio”. Qui tutti continuano a dirmi che “ad alto rischio” è una loro classificazione statistica ma che la cosa conta poco. Ma!?!? Potevano chiamarla allora in un altro modo!?!? Tipo: “blu” o “rettangolare”. Qualcosa insomma che non facesse pensare che quel 70% fosse ottimistico. Comunque fortunatamente non ci sono state complicazioni da infezioni o altro e quindi tutto procede “per il meglio”.
Quello che vi voglio raccontare di questo mese non sono le sensazioni e i pensieri. E' troppo presto, non li ho ancora ben elaborati. Vi voglio raccontare invece cosa “c'è stato” e cosa “non c'è stato”.
Iniziamo con il cosa “c'è stato”: sicuramente 46.080 minuti vuoti da riempire ma tutto sommato questo non è stato difficilissimo. 13.440 li ho riempiti dormendo. Ci sono stati un sacco di bruttissimi pensieri da scacciare ma anche un sacco di bei ricordi in cui gongolarmi. Ci sono state 2953 pagine di libri, 5 settimane enigmistiche, 1 Panorama e 2 film in DVD. Ci sono stati 2 risucchio del midollo spinale e 2 biopsie, 1 radiografia toracica, 1 ecocardiogramma, 1 intervento per il posizionamento del CVC, 38 prelievi del sangue, 7 x 2 sedute di chemioterapia, 8 trasfusioni di piastrine con relativa dose di antistaminici, 4 trasfusioni di globuli rossi, 30 siringoni di antibiotico per vena, 1 aerosol modello extra-terrestre, un sacco di litri di fiosiologica per vena e di antinausea. Non le ho mai contate con precisione ma stimo almeno 10 fra pastiglie e capsule al giorno e quindi un totale di circa 300. Un infinità di “tiri su la maglietta e respiri a fondo... fondo... ancora... più a fondo...”. E ovviamente, litri e litri di collutori...
Ci sono stati un sacco di SMS, E-mail e telefonate. Sicuramente troppo poche visite di Yara e di tutti gli amici. Qualche seduta di cyclette e di Wii per far finta di voler rimanere in forma. Ci sono state ore e ore davanti ai computer per rimanere connesso con il mondo. E per ultimo c'è stato quel pizzico di lavoro, giusto per dare un po' di sapore di normalità al tutto. Ometto volontariamente i chili di cibo spazzatura che ho ingerito volontariamente per tenermi su il morale, e non sto parlando del cibo dell'ospedale ma di tutto il cioccolato, caramelle e merendine che in alcuni momenti sono stati una droga. Fortunatamente c'è stato anche il rapporto con il personale del reparto che con parole e sguardi mi hanno trasmesso un sacco di affetto ed energie positive.
Cosa “non c'è stato”... Mr X e Kiki, il vero vuoto da colmare ogni secondo, ogni istante.
Poi non ci sono stati i baci a Yara e di Yara. E' più di un mese che non bacio mia moglie. La vedo, è qui con me quasi tutti i giorni ma non la posso toccare, non la posso abbracciare (anche se, non ditelo a nessuno, una volta ci siamo abbracciati) e soprattutto non la posso baciare. Non ci sono state strette di mano, tutti i contatti fisici sono filtrati da guanti sterili. Non c'è stato un gradino, è un mese che non faccio un gradino. Non ci sono stati caffè, non ne ero un grande bevitore ma i miei 3 al giorno non mancavano mai. Non c'è stata una boccata d'aria. Non ci sono state un sacco di cose, anzi possiamo dire che non c'è stato “tutto”.
Cosa c'era che ora non c'è più sono... i capelli ma come tutto il resto prima o poi torneranno ad esserci e allora questo blog sarà solo un posto dove andare ogni tanto per capire quanto è bella la vita che C'E'!

3 commenti:

  1. e noi sono 46.080 minuti (circa) che ti pensiamo con immenso affetto e facciamo il tifo per te!

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  2. oops...non mi sono firmata
    Fiona

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  3. sei veramente unico nella tua disponibilità a dire di te, sarà veramente qualcosa che racconterai ai tuoi nipoti. Mio figlio ha sulla mensola in camera sua le 3 bottiglie che gli hai regalato.
    Gabriele

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Ricordate... solo cose positive!