lunedì 25 gennaio 2010

PERCHE' MI DEVO INCAZZARE?!?

Questa mattina grande, grandissima incazzatura con il mondo. Perchè bisogna sempre pensare che per guadagnarsi il paradiso bisogna passare questa vita nella sofferenza e nel sacrificio? Non sto qui a raccontarvi il motivo scatenante la mia incazzatura. Vi risparmio. Mi è difficile anche esprimermi e soprattutto trasmettervi quello che penso. All'inizio di questa avventura mi sono detto mille volte che sarà solo un momento di crescita che c'è sicuramente un “motivo” per cui ci sta succedendo questo. “CI” perchè il vero sacrificio lo sta facendo tutta la mia famiglia. Mi sono ripetuto mille volte che per tutto c'è un motivo che non sempre capiamo ma che c'è sempre. Poi qualche giorno dopo ho sentito alla radio la tragica notizie della morte di una bambina di pochi anni a causa di un incidete d'auto. Vi giuro, ho pensato e ho ripensato tanto. Ho provato, ho guardato nella fede ma il dovermi giustificare con “non sempre c'è una risposta” non mi era sufficiente, non posso immaginare per la mamma della bambina. Mi sono disperato, mi sono chiesto ma allora che cosa è la cosa giusta da fare per sopravvivere? Ho forse per una cosa del genere è meglio morire. Poi fortunatamente ho trovato un po' di sollievo nella speranza che la madre della bambina si sia potuta godere ogni istante della breve vita di sua figlia. E ho capito. Non c'è una risposta, c'è solo una cosa da fare. Godere di ogni istante della propria vita. La morte è sicura, che sia a 120 anni, a 60 o prima è sicura. Quindi togliamoci il problema della morte, concentriamo le nostre energie sulla vita. Non conta a che età si muore, conta arrivarci vivi. Sembra una frase banale e del cavolo ma vuole dire che qualsiasi cosa succeda è inutile concentrarsi sul lato negativo, tanto la cosa definitiva, la morte, arriverà prima o poi. Bisogna sempre cercare il lato della medaglia che ci dice perchè bisogna vivere questa vita. L'importante è arrivare alla fine avendo vissuto a pieno ogni istante. Avendo dato il giusto peso ad ogni cosa. Il sacrificio e la sofferenza, soprattutto quelle auto-indotte sono bestie nere da evitare, uccidono prima della morte. Date retta ad un detto che mi ha sempre colpito: “bisogna vivere come se fossimo immortali ma sicuri di morire il giorno dopo”. Altri esempi: “carpe diem” cogli l'attimo, la vita è solo e fortunatamente una sequenza di attimi. O come diceva il romantico Di Caprio in Titanic: “rendi speciale ogni giorno”.
Essere felici è un impegno quotidiano, non è un bene che cade dal cielo. Non è una fortuna. Alcune volte è una fatica che prende tantissime energie ed è per questo che non bisogna mai essere soli, perchè quando finiscono le energie bisogna farsi aiutare dagli altri. Ma mirare alla felicità ogni istante, attimo dopo attimo della propria vita è l'unica cosa che ci da la certezza di non arrivare già morti alla fine. Nella società moderna la ricerca della felicità è una dura lotta perché ogni istante siamo colpiti da falsi idoli della felicità ma sempre sono cose vuote che spetterà a noi poi riempire, mai il contrario. La felicità è un sentimento, un'emozione cose che non si possono comprare.
Quindi non fatemi più incazzare, siate felici e cercate di godervi ogni attimo della vostra vita. E fanculo tutto il resto.
PS mia mamma dice che certe volte in questi post sono un po' troppo volgare ma … “quando ce vò, ce vò!”

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